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Storie e Geografie degli Stadio

San Benedetto del Tronto | E' partito dal Palacongressi il tour teatrale 2004 della band emiliana.

di Melissa Cellini

E' stata una grande serata all'insegna della musica italiana DOC quella che ha aperto, venerdì 23 gennaio, il tour invernale 2004 degli Stadio.  Un pubblico quasi d'en plein ha applaudito caldamente più di due ore di musica ininterrotta portate dalla band emiliana sul palco del Palacongressi di San Benedetto. Tantissimi i brani presentati, partendo con "Canzoni alla radio" passando per "Banana Republic" fino ad arrivare alle più recenti hit da classifica "Equilibrio Instabile" e "Sorprendimi".

La grande sintonia tra i membri della band capeggiata da Gaetano Curreri – voce e leader della formazione – ha contagiato tutto il pubblico che ha a sua volta accompagnato i testi di pezzi storici come "Chiedi chi erano i Beatles", "Un altro grande figlio di putt…" e "Dammi 5 minuti".  Momento importante dedicato ai fans, peraltro autori di numerose coreografie, è stata la lettura del libro scritto proprio da loro; parole emozionate e sincere, testimonianza di un affetto che lega la band ad una platea sparsa in tutta Italia e nel mondo.

Le "geografie" internazionali di questo tour prevedono passaggi importanti anche in  Sud America. Quelle di colore locale invece, hanno sottolineato l'apprezzamento della band per le qualità culinarie della Riviera "ce ne andremo con 10 chili in più…" e la gratitudine per l'affetto dimostrato dall'intera cittadina durante i giorni di prove: per tutti la presenza costante dell'assessore alla cultura Gabrielli nella preparazione dell'evento organizzato dalla Symbol Show. 

Tra le numerose chicche dello spettacolo da sottolineare un arrangiamento in versione acustica di alcuni brani tra cui "Lo Zaino". Il "disperato bisogno d'amore" del pubblico ha introdotto i bis; il regalo di Curreri & Co. (Roberto Drovandi al basso, Andrea Fornili alle chitarre, Giovanni Pezzoli alla batteria, Maurizio Piancastelli alle tastiere e al corno e Fabrizio Foschini alle tastiere) è stato l'esecuzione  di canzoni scritte per altri artisti "così, per farvi sentire come sono nate…": "E dimmi che non vuoi morire", "Fragole buone buone" e "Rewind". 

Nel gran finale la "Generazione di fenomeni" non è più riuscita a rimanere incollata alle poltroncine e ha creato un vero effetto da  stadio davanti al palco.

26/01/2004





        
  



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