Sono 6 i progetti di prevenzione nelle scuole dell’Ambito Territoriale XX, concertati e pianificati in sostanziale raccordo con l’ASUR Zona T.n.11, con i comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano, SerD, le autonomie scolastiche e privati presentati ieri alla stampa.

Il primo tentativo da parte dell’AmbitoXX di considerare un sistema di presenze coordinate che vanno dalla dimensione scolastica fino a quella territoriale è il “progetto accoglienza” che affronta il tema dell’integrazione attraverso la conoscenza di sé, degli altri e del mondo esterno.

“Progetto benessere” prevede un lavoro d’equipe tra assistenti sociali, psicologi ed educatori col fine di migliorare la capacità dell’ente locale di farsi carico del benessere e delle problematiche della società. La presenza di uno psicologo referente territoriale permette di collegare i diversi interventi territoriali e per promuovere il benessere complessivo dei destinatari sono previste consulenze ai singoli istituti scolatici.

Per migliorare il rapporto tra istituzioni e famiglie degli immigrati c’è il “progetto mediazione culturale” il cui obiettivo è quello di sciogliere alcuni nodi problematici come le differenze linguistiche, culturali, organizzative o di status.

“Progetto sorriso” ha lo scopo di sensibilizzare gli alunni circa le pratiche dell’igiene orale, mentre “progetto educazione alimentare”coinvolge insegnanti, bambini e genitori sul tema delle corrette abitudini alimentari.Sono attivi inoltre i “progetti SerD” rivolti alla scuola secondaria superiore. Riguardano l’intervento di centri di informazione e consulenza, l’attivazione del team territoriale di prevenzione, il progetto Easy Contact, la campagna regionale di prevenzione HIV/AIDS e l’ambulatorio andrologico. Si realizza così una serie di programmi che vedono lavorare in maniera congiunta tanti operatori, come commenta Licio Livini direttore del distretto sanitario 1 ASUR zona T.n.11.

“Come sanità siamo attenti a certe problematiche che rileviamo giornalmente nel nostro lavoro soprattutto riguardanti la questione progetto/territorio. L’intenzione di voler lavorare in maniera integrata con il sociale, con l’Ambito e con i comuni è sempre più forte, e rimane essenziale anche il discorso “prevenzione” che cerchiamo di portare avanti in maniera ancora più convinta”.

“E importante il coinvolgimento dei genitori e delle famiglie – ribadisce Biancarosa Tosoni, integrazione socio-sanitaria dell’ASUR zona T.n.11- quando diamo delle informazioni al bambino, è necessario che il genitore abbia le stesse notizie altrimenti non riesce a comunicare in maniera corretta”.