I 150 anni del corpo bandistico di Petriolo
Petriolo | Generazioni a confronto, fiato alle trombe!
di Simone Menin
Era una Petriolo attenta ai giovani ed alla musica quella che sabato scorso si è radunata presso il Santuario della Madonna della Misericordia a presentare un libro che è un distillato di storia, passione, tenacia ed applicazione dei propri avi... e dei propri figli. Ora, una banda con tanti elementi affiancata da un gruppo allegro e variopinto di Majorettes che ravvivano la musica già di per se molto vivace e folkloristica, ma prima?
Per andare indietro nel tempo è stato reclutato un valoroso giovane di origine romana ma che ha abitato quasi sempre a Petriolo, Fabio Sileoni, attento studioso della storia del paese, che ha saputo spolverare antichi libri d'archivio e polverosi documenti per far riemergere una storia che sembrava essere assai più giovane.
All'inizio si credeva che la data di fondazione fosse 1877, poi tramite gli studi del Sileoni si è capito che la data esatta era 1857 e che quindi la banda aveva sulle spalle 150 anni di storia e non 130. La difficoltà della ricerca storica di Sileoni è stata aggravata da eventi nella cronologia petriolese, che non hanno facilitato il reperimento di manoscritti e documenti, ma ugualmente lo scrittore ha saputo incollare con garbo ritrovamenti e racconti di popolo, fotografie e tanto altro.
La difficoltà nello scrivere invece un libro come quello che è stato presentato sta nel ritrovare più documenti possibili ed anche nel saperli correlare e creare fra loro dei collegamenti che agevolino la comprensione del racconto a chi è avulso dal contesto storico e territoriale in cui tale serie di eventi è avvenuta.
Questo, Fabio Sileoni lo ha fatto in maniera magistrale, non trascurando nulla e dando fluidità al linguaggio, rendendo piacevole la lettura. Non possiamo non dire che è stato davvero coinvolgente e bello partecipare ad un evento come la presentazione di questo libro. Lo spettatore esterno percepiva la presenza all'interno della cittadina di Petriolo di un connubio fra passato e presente, la simpatia di una gioventù che non ripudia le proprie radici, l'antica armonia del focolare, che anche oggi, nonostante i computers e i cellulari non accenna a perdere di fascino, di calore, di piacere.
Il direttore della banda di Porto Recanati è intervenuto infatti spiegando la sua "invidia" nel vedere come nella cittadina petriolese ci sia tutta una storia dietro, nella quale si può fare affidamento e ricorso, quando invece la sua banda ne vanta assai meno. La soddisfazione sia da parte del sindaco Castellani, della direttrice Majorette Paggi, della presidente Fernandi, dell'attuale direttore Luciani era ovvia ed inevitabile. Anche il presidente della provincia Silenzi e l'assessore alla cultura Boscolo hanno omaggiato con la loro presenza questo avvenimento. Presente anche il politico indigeno Carlo Ciccioli.
Una storia, quella della banda, fatta di tanti ed illustri personaggi, coltivata anche quando c'era poca gente che vi si dedicava, una storia fatta di sacrifici di persone, ma anche tanta gioia oggi nel rivedere gli occhi attenti al maestro di musica da parte di una gioventù come lo erano i padri, i nonni, i bisnonni. E' si un raduno di persone ma un confronto proficuo fra l'anziano ed il giovincello, un insegnamento di arti e cultura ma anche di amore per le cose belle e che rimangono, fra gli ottoni antichi da esporre come cimeli e i fiati allegri in prima fila. E dunque... fiato alle trombe!
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27/01/2008
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