Chi e chi ? E perché?
San Benedetto del Tronto | Ercole:"Raccogliere una sfida, anche se bonariamente, mi tira proprio. Nessun insulto verso la dirigenza di Forza Italia".
di Angelo Ercole
Leggo demenziali ed infantili insulti da giovani UDC che definiscono guerriglia verso i UDC, un richiamo molto corretto pubblicato dalla stampa il 26.1 ad un errore in cui è scivolato il sen. Ciccanti. Comunque, raccogliere una sfida, anche se bonariamente, mi tira proprio. Ovviamente se larticolo in questione si presterà ad azione legale, lo stabiliranno altri già incaricati.
Qui, in riferimento allarticolo apparso sui quotidiani del 27.1. si parla di miei feroci insulti verso la dirigenza di Forza Italia. Documentarsi, prego e leggere su tutte le rassegne stampa se da Azione Indipendente e da me in particolare sin dalla nostra fondazione, ci siano mai stati questi insulti. A meravigliarsi di questa affermazione è proprio Forza Italia che si chiede a quale titolo lUDC sia autorizzato a parlare per Essa. Si parla pure di tradimento verso i miei elettori uscendo dal partito.
Nessuno di Azione indipendente è uscito dal partito. Tutti abbiamo rifatto la tessera di FI e abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare nello sforzo di sostenere il candidato alle prossime elezioni regionali, e inoltre i miei elettori (57 e me ne vanto!)sono stati informati delle motivazioni del mio momentaneo volontario allontanamento, ma sempre di sostegno e allineamento alle decisioni della CDL. Controllare prima di dire infantili sciocchezze!
Non ho bisogno di attaccare il senatore per andare contro lUDC! Fino ad oggi esso è un partito di alleanza e lassessore Lorenzetti insieme allunico consigliere Nico sono in ottimi rapporti con me.
Qui però si deve fare un po di storia:
un ascolano, per indole, per tradizione, per cultura e per preparazione atavica, è una persona economicamente benestante, abituata a gestire il peso di posti di comando e il potere di una provincia. Per cui nessuna meraviglia,come normale ormai,che chi non è di Ascoli è sconosciuto . E così da sempre e la mentalità è che ad Ascoli bisogna solo portare, da tutta la provincia, e che sarà poi la benevolenza della gente di Ascoli a distribuire. Noi provincialotti, oggi ,dopo il distacco di Fermo, speriamo proprio che quella mentalità si venga a modificare. Il campanilismo per esempio,tra Ascoli e San Benedetto non è mai stato un sano campanilismo e non ci ha mai unito.
Un sambenedettese come me è ben consapevole di essere uno sconosciuto sambenedettese anche se sono stato presidente provinciale dellAssociazione Artigiani CNA con sede ad Ascoli. Abbiamo sempre pensato che con la crescita di pensionati che venivano a vivere gli ultimi anni della loro vita qui da noi si modificasse questo astio nei nostri confronti, ma non è ancora cosi. Quando usci sui giornali, ormai ottobre I novembre 2003 che egli aveva ottenuto un finanziamento di E 2.500.000 per la riqualificazione dellAlbula, questa notizia fece piacevole scalpore e il direttivo del Circolo dei Sambenedettesi mi chiese la fondatezza della notizia e in quanto tempo si poteva contare su quella somma, data la vitale importanza delluso per la quale era destinata. Il sindaco Martinelli non ne sapeva nulla, lassessore UDC Lorenzetti lo stesso e allora cercai il senatore, mi rispose il segretario che mi confermò la veridicità della notizia. Nel mio articolo in merito pubblicato sul giornalino Lu campanò conclusi scrivendo che Ciccanti era un senatore della repubblica con una buona percentuale del consenso da S. Benedetto, quindi interessato alle cose sambenedettesi e bisognava dare alle sue comunicazioni la dovuta considerazione. Sarebbe passato alla storia come il primo ascolano che portava qualcosa a S Benedetto.
Ma le risposte insofferenti a chi si permette di fargli notare, anche se sconosciuto,che ancora non si vede niente,sono un errore politico. Lungi da me lidea di insegnare politica ad un senatore! Non si hanno notizie di questo finanziamento e cè nella città malumore. Se qualcuno gli chiede di cercare, fin dove si può, di accelerare i tempi, non è male e non vedo colpe. Soprattutto non vedo motivi di sciocchi e demenziali insulti personali, sempre dannosi più per chi li fa che per chi li riceve. Forse i giovani UDC queste semplici regole di vita ancora non le conoscono.
Se poi qualcuno nellUDC non regge chi ha il coraggio di fare delle critiche, ripeto politiche e non personali, non è un mio problema, debbono solo imparare a crescere.
Fino ad oggi noi sambenedettesi non ricordiamo molte cose utili provenienti da Ascoli a nostro favore. Avremmo piacere che in questa occasione si inizi un nuovo periodo.
In chiusura ripropongo la stessa domanda: chi è chi? E perché?
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31/01/2005
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