Bruno Lauzi, un artista amato dagli adulti sicuramente ma anche dai giovani che lo hanno apprezzato imparando a cantare una delle sue prime canzoni, che è “Ritornerà”.

La compose qualche tempo dopo aver scritto e musicato “La donna del Sud”, nata guardando gli emigrati. Mentre scriviamo, ci tornano alle orecchie gli immortali “Amore bello, amore caro”, “Lo Straniero”, “Piccolo uomo”, “L’Appuntamento”, “Quanto t’amo”, “Genova per noi”, “Bartali”. Composizioni musicali ma, prima di tutto, testi poetici, da lui interpretati direttamente o composti per grandi come Mina, Mia Martini, Moustaki. Questo è il Lauzi che potremo incontrare sabato quattro febbraio alle ore 21:00 al teatro comunale.

Nato all'Asmara l'otto agosto del 1937 ma cresciuto a Genova, è ritenuto, con Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco, uno dei fondatori della cosiddetta “Scuola genovese” da cui nacque la canzone moderna italiana ed il fenomeno dei cantautori. Insieme al suo amico e compagno di banco Luigi Tenco al Ginnasio “Andrea Doria” ha conosciuto e condiviso la passione per i films musicali e per il Jazz . Compositore ma anche autore, Lauzi il 22 giugno 2005 ha pubblicato per la Bompiani Editore il romanzo “Il caso del pompelmo levigato”.

E’ l'ultima sua fatica letteraria. Storia di “Un monello parigino, una duchessa russa, un pensatore professionista con sua figlia di bisquit ed un fachiro grassissimo sono i personaggi scaraventati dalla fantasia di un autore pigro e confusionario alla ricerca del mitico Pompelmo Levigato….” Un bizzarro “giallo filosofico” che mette a tema il senso della vita. Il concerto sangiorgese è stato promosso dal Club Papillon Marche Sud, Compagnia delle Opere, AVSI. Al termine, degustazione di dolci tipici dei Comuni di Falerone, Monte Giorgio e Monte Rinaldo. Il ricavato andrà in beneficenza.