di Francesco Pavoni, coordinatore di Forza Italia a Porto San Giorgio

L’incapacità di questa amministrazione nell’effettuare scelte opportune per Porto San Giorgio si concretizza ancora una volta nell’intervento di restauro del “Palazzo Travisani. Un immobile di sicuro pregio architettonico di proprietà comunale che l’amministrazione di sinistra intende depauperare realizzando 8 mini appartamenti per famiglie disagiate. Fin qui a limite nulla da eccepire, se non fosse che per effettuare tale ristrutturazione sono necessari ben 1 milione e 200 mila euro che l’amministrazione non ha. Dunque, per raggiungere tale cifra i nostri oculati amministratori, promotore il sindaco, si inventano di cedere metà del palazzo Trevisani, che ricordo ancora essere di proprietà comunale, all’ERAP ex istituto autonomo case popolari e vendere l’immobile commerciale sito sull’incrocio tra via Mazzini e v.le Don Minzoni che ospita il noto esercizio “Caffè Moda” che risulta anch’esso essere di proprietà comunale.

Quindi, in sintesi, l’amministrazione svenderebbe le proprietà comunali per realizzare 8 mini appartamenti su un immobile che non sarà più dei Sangiorgesi! Questa è la verità per la ristrutturazione di Palazzo Trevisani e non quelle mezze verità uscite di recente sui giornali, in base alle quali la ristrutturazione del palazzo avveniva in collaborazione con l’ERAP, che ne sosteneva metà della spesa in cambio di nulla. (Sembra opportuno notare che gli organi di stampa hanno riportato invece, senza mezze verità, gli estremi dell'accordo, spiegando in termini chiari che delle 8 unità abitative, 4 saranno a disposizione dello stesso Erap, a meno che il comune di Porto San Giorgio non abbia a disposizione capitali tali da evitarne la cessione, ndr).

Grande zelo è necessario per architettare una manovra del genere. Secondo Forza Italia gli appartamenti per le famiglie disagiate si potevano reperire all’interno dei migliaia di metri cubi di cemento che l’amministrazione ha permesso di realizzare sulle aree a sud del paese a costo zero, attraverso una convenzione con i proprietari delle aree. Mentre per il finanziamento per la ristrutturazione di palazzo Trevisani, bastava risparmiare sull’esproprio dell’area Grand Hotel in accordo con i proprietari dell’area, che l’avrebbero ceduta ed arredata in cambio di garages interrati a costo zero per l’ente comunale. L’ipocrisia della sinistra raggiunge spesso dimensioni ciclopiche, infatti se da una parte plaude per l’esproprio di un area, che quindi diventa di proprietà collettiva, dall’altra permette la privatizzazione di beni che sono già di proprietà della collettività.

Credo che l’obiettivo reale della ristrutturazione di palazzo Trevisani sia solo un alibi per vendere l’immobile che ospita Caffè Moda, lasciando che i soliti pochi ne possano gioire. Ed ora lasciatemi lanciare un appello ai sangiorgesi, allenatevi a tracciare X (croci) con la matita. Fra poco più di un anno le userete per mandare a casa questa amministrazione arrogante e inconcludente, che non ha lasciato e non lascerà nulla in più al nostro paese.”