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"Grazie di tutto Professore, avrei voluto dirtelo"

Sant'Elpidio a Mare | Una giovane compositrice ci scrive; oggi vive in Belgio, solo a Natale ha saputo della morte di Antonio Santori, suo professore al liceo: "Senza di lui, nessuno si sarebbe accorto di un'adolescente con poca autostima; ma lui vedeva oltre"

Antonio Santori

Quella che segue è una lettera giunta ieri in redazione. Ce la invia Sarah Panico.  Originaria della zona, oggi vive all'estero, ha seguito i suoi sogni ed il suo talento.  Se lo ha fatto, è stato anche grazie ad un maestro, che in una fase decisiva e difficile della vita, l'ha fatta credere nelle proprie potenzialità.

Solo durante le festività natalizie, tornando a casa, Sarah ha saputo della morte del prof. Antonio Santori, avvenuta lo scorso agosto. Un colpo per chi lo aveva conosciuto tra i banchi di scuola, ricevendo, come è capitato a tanti, non solo cultura e nozioni, ma convinzioni, passione, fiducia in sé stessi, voglia di realizzarsi. Una lettera commovente nella sua semplicità e sincerità. Ci piace pubblicarla com'è arrivata, ci piace pensare, con lei, che in qualche universo parallelo quel maestro sia ancora vivo. Come lo è nei ricordi di chi lo ha conosciuto ed ha imparato da lui.

"Salve, abitando in Belgio ed essendo rientrata per le vacanze natalizie, ho appreso con molto ritardo della morte del professor Antonio Santori, comunicatami da una mia compagna di liceo. E' stato un uomo o molto amato o molto odiato, venerato ed invidiato. E' stato il mio professore di Psicologia al Liceo Socio Psico Pedagogico di Civitanova e per me ha fatto tanto, dal lato culturale e umano. Mi ha dato una chance quando il liceo classico mi aveva distrutta psicologicamente, mi ha insegnato molto, mi ha ridato la voglia di studiare.

Era bello sentirlo parlare, con quel suo agitare frenetico di mani e tutto il corpo parlava, specie gli occhi e le folte ciglia. E offriva sigarette e non faceva il prof ipocrita. Amava gli studenti, li amava tutti, erano figli, amici, erano arbusti giovani da tirare su con amore. E lui ne aveva per tutti, forse troppo perché certa gente scambiava il suo cuore grande per altro. Io ricordo molto dei suoi insegnamenti, mi ricordo di una sua appassionata spiegazioni sui mondi paralleli, di Nietzsche, dei déjàvu. Ci ripenso spesso e magari mi piace pensare, adesso, che lui sia altrove e che stia bene; in un altro universo parallelo.

Fu persino il primo a mostrarci il funzionamento di internet a scuola!! Era veramente un pezzo avanti agli altri. Devo molto al professor Santori, perché mi ha scoperta come cantante, mi ha fatta cantare durante la lettura di Saltata e da li tutto é cominciato e oggi sono compositrice e la mia piccola strada l'ho percorsa. Ma senza di lui, non l'avrei fatto, nessuno si sarebbe accorto di me, bruttina, adolescente e con poca autostima, ma lui vedeva oltre. Mi dispiace non averglielo detto, non averlo ringraziato".

05/01/2008





        
  



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