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Successo per l'incontro con il professor Mazin Qumsiyeh

San Benedetto del Tronto | L'iniziativa, che si è svolta presso l'Hotel Progresso, è stata presentata da Giorgio Mancini, del circolo locale di Sinistra Ecologia e Libertà che ha promosso l'evento.

Giorgio Mancini

Più di 60 persone erano presenti ieri sera all'Hotel Progresso di San Benedetto del Tronto all'incontro con il professor Mazin Qumsiyeh, stimato intellettuale palestinese e insegnante all'Università di Betlemme e Bir Zeit nei Territori Palestinesi Occupati.

L'iniziativa è stata presentata da Giorgio Mancini, del circolo locale di Sinistra Ecologia e Libertà che ha promosso l'evento. Mancini ha ricordato la tragedia della popolazione di Gaza, ad un anno dal massacro dello scorso dicembre-gennaio, ancora sotto assedio.

Poi Enrico Bartolomei, della Campagna Palestina Solidarietà Marche, ha parlato della resistenza nonviolenta, taciuta dai media, ma che molti villaggi palestinesi portano avanti da anni contro l'espropriazione delle proprie terre da parte del Muro dell'Apartheid.

Il professor Qumsiyeh ha presentato la situazione nei Territori Palestinesi Occupati delineando i principali accadimenti storici che hanno portato alla situazione attuale.

"Le politiche di occupazione e colonizzazione portate avanti da Israele hanno reso la formazione di uno Stato Palestinese in Cisgiordania e Gaza praticamente impossibile", ha detto il professore, a meno che non si voglia chiudere i palestinesi in riserve come è stato per gli indiani d'America o i neri nel Sud Africa dell'Apartheid.

Il professore ha proposto invece un approccio basato sui diritti umani e sul diritto internazionale, e ha parlato dell'idea di uno Stato unico, laico e democratico, dove entrambe le comunità nazionali godano di eguali diritti.

Qumsiyeh ha anche parlato della vita quotidiana nei Territori Occupati, mostrando al pubblico sette diversi tipi di documenti di cui un palestinese ha bisogno per spostarsi e superare i checkpoint israeliani: "Se i palestinesi in Cisgiordania hanno rare possibilità di uscire dai Territori Occupati, quelli di Gaza hanno lo 0,001%".

09/01/2010





        
  



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