Ecco la prima cometa del 2007
| TERAMO - La cometa sarà osservabile, comunque con difficoltà data la sua vicinanza al Sole, solo nel primissimo crepuscolo.
La cometa C/2006 P1 (McNaught), la prima davvero brillante del 2007, sta mantenendo le promesse: diversi osservatori astronomici l’hanno osservata in queste sere, nonostante la sua bassissima altezza sull'orizzonte, stimandola di magnitudine leggermente negativa.
La cometa C/2006 P1 Mc Naught, scoperta da Rob H. McNaught il 7 Agosto 2006 di magnitudine 17.3, nell' ambito della “Siding Spring Survey” dedita alla ricerca dei NEO (Near-Earth Object), nel suo avvicinamento al Sole sta diventando più luminosa della magnitudine -1.6. E il 10 Gennaio 2007, chissà, potrebbe farci anche qualche altra gradita sorpresa. La notizia, fornita da Rolando Ligustri, è basata su osservazioni compiute con ccd e visualmente da M. Jager, G. Rhemann e P. Guzik il 26 Dicembre che stimavano la cometa di magnitudine 4.5 ovvero ben al di sopra delle previsioni.
La cometa sarà osservabile, comunque con difficoltà data la sua vicinanza al Sole, solo nel primissimo crepuscolo. Il 10 Gennaio alle ore 17 sarà 6-8 gradi sopra l'orizzonte (a seconda del luogo di osservazione, in Italia): probabilmente ultimo giorno utile per le osservazioni, prima che l’astro chiomato si getti nelle luci del Sole, per poi essere osservata nella fine del mese solo dagli osservatori nel cielo australe.
Ora la cometa è visibile sia al crepuscolo serale sia a quello mattutino, ma nelle prossime ore sarà favorita l’osservazione all'alba. Vari osservatori astronomici indicano la presenza di un’ampia coda aperta a ventaglio, che con il binocolo si può osservare fino a circa 20 primi di estensione. Si potrebbe tentare di osservarla anche in pieno giorno, come si fa con i pianeti Mercurio e Venere, facendo però molta attenzione a non puntare il Sole (la qual cosa è sconsigliabile agli astrofili meno esperti perché potrebbe provocare danni permanenti alla vista).
Il parametro Afrho, legato all’abbondanza delle polveri nella chioma, ha mostrato un’impennata repentina dei suoi valori, testimoniando l’estrema vitalità della cometa McNaught.
Sopravviverà la Cometa C/2006 P1 al passaggio al perielio intorno al Sole? E’ ancora difficile poterlo dire, certo è che transitando a meno di 0,2 Unità Astronomiche dalla nostra stella, qualche rischio che la cometa possa subire dei fenomeni distruttivi e' possibile.
In ogni caso, nelle prossime ore la McNaught entrerà nel campo di vista delle telecamere della sonda SOHO, quindi sarà possibile seguire in diretta la sua evoluzione semplicemente collegandosi alla homepage della missione (http://sohowww.estec.esa.nl/) e scaricando le ultime riprese dell’esperimento “LASCO C3”.
Dopo il perielio la cometa sarà di difficile osservazione per il nostro emisfero boreale, mentre nell’emisfero australe i nostri amici potranno contemplare un discreto spettacolo.
La cometa C/2006 P1 Mc Naught, scoperta da Rob H. McNaught il 7 Agosto 2006 di magnitudine 17.3, nell' ambito della “Siding Spring Survey” dedita alla ricerca dei NEO (Near-Earth Object), nel suo avvicinamento al Sole sta diventando più luminosa della magnitudine -1.6. E il 10 Gennaio 2007, chissà, potrebbe farci anche qualche altra gradita sorpresa. La notizia, fornita da Rolando Ligustri, è basata su osservazioni compiute con ccd e visualmente da M. Jager, G. Rhemann e P. Guzik il 26 Dicembre che stimavano la cometa di magnitudine 4.5 ovvero ben al di sopra delle previsioni.
La cometa sarà osservabile, comunque con difficoltà data la sua vicinanza al Sole, solo nel primissimo crepuscolo. Il 10 Gennaio alle ore 17 sarà 6-8 gradi sopra l'orizzonte (a seconda del luogo di osservazione, in Italia): probabilmente ultimo giorno utile per le osservazioni, prima che l’astro chiomato si getti nelle luci del Sole, per poi essere osservata nella fine del mese solo dagli osservatori nel cielo australe.
Ora la cometa è visibile sia al crepuscolo serale sia a quello mattutino, ma nelle prossime ore sarà favorita l’osservazione all'alba. Vari osservatori astronomici indicano la presenza di un’ampia coda aperta a ventaglio, che con il binocolo si può osservare fino a circa 20 primi di estensione. Si potrebbe tentare di osservarla anche in pieno giorno, come si fa con i pianeti Mercurio e Venere, facendo però molta attenzione a non puntare il Sole (la qual cosa è sconsigliabile agli astrofili meno esperti perché potrebbe provocare danni permanenti alla vista).
Il parametro Afrho, legato all’abbondanza delle polveri nella chioma, ha mostrato un’impennata repentina dei suoi valori, testimoniando l’estrema vitalità della cometa McNaught.
Sopravviverà la Cometa C/2006 P1 al passaggio al perielio intorno al Sole? E’ ancora difficile poterlo dire, certo è che transitando a meno di 0,2 Unità Astronomiche dalla nostra stella, qualche rischio che la cometa possa subire dei fenomeni distruttivi e' possibile.
In ogni caso, nelle prossime ore la McNaught entrerà nel campo di vista delle telecamere della sonda SOHO, quindi sarà possibile seguire in diretta la sua evoluzione semplicemente collegandosi alla homepage della missione (http://sohowww.estec.esa.nl/) e scaricando le ultime riprese dell’esperimento “LASCO C3”.
Dopo il perielio la cometa sarà di difficile osservazione per il nostro emisfero boreale, mentre nell’emisfero australe i nostri amici potranno contemplare un discreto spettacolo.
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09/01/2007
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