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D'Ippolito:"Non capisco la contestazione"

San Benedetto del Tronto | L'amarezza del consulente di mercato della Samb perchè un piccolo gruppo di tifosi lo ha contestato oggi alla ripresa degli allenamenti. D'Ippolito, poi, parla delle operazioni di mercato. Le vicende Borneo, Vidallè e De Rosa.

di Luca Bassotti

Vincenzo D’Ippolito contestato da un piccolo gruppo di tifosi che ha assistito oggi, al campo Rodi, alla ripresa degli allenamenti della Samb. Il principale addebito riguarda il mancato ingaggio, al mercato di gennaio, di un attaccante che sappia fare tante reti.
 
Il consulente di mercato della Samb, logicamente, non l’ha presa bene, anche perché la vicenda di oggi si va ad aggiungere ad alcuni mugugni che ci sono stati, in tal senso, anche subito dopo la gara con la Fermana. “Chi mi contesta, avrà dei problemi – dichiara Vincenzo D’Ippolito – Ci sono rimasto male perché penso che il mio impegno per la Samb è totale. Faccio tutto per passione. Oggi c’erano dei tifosi che stavano contestando ed è una cosa inverosimile. A Milano, al calciomercato, ci fanno tutti i complimenti, poi si viene qui ed arrivano le contestazioni. Più di questo era difficile fare in cinque mesi. In serie C non si possono fare più sforzi economici come negli anni passati. Abbiamo salvato la Samb e poi dimostrato sul campo di aver allestito una buona squadra, che ha sempre giocato bene e che nell’ultimo mese è stata molto sfortunata”.
 
Un errore, però, D’Ippolito lo ha commesso ed il consulente di mercato della Samb lo riconosce senza problemi. “L’unico sbaglio da me fatto è stato quando alla presentazione di Leon avevo detto che la Samb si poneva l’obiettivo dei playoff – dice D’Ippolito – Il destino ci ha ridimensionati ed ora siamo tutti concentrati a raggiungere la salvezza”.
 
Poi D’Ippolito prende in esame la questione arbitraggi, che negli ultimi tempi ha dato più di un grattacapo alla Samb. “Se faccio un’analisi, dopo la gara di Reggio Emilia ce ne sono stati molti contrari, perché nessuno pensava che la Samb facesse bene o che desse fastidio. Prima di Reggio Emilia, invece, non ci consideravano”.
 
Ma tornando al vero motivo dell’insoddisfazione del piccolo gruppo di tifosi nei confronti di D’Ippolito, è lo stesso consulente di mercato a replicare. “Non si può criticare il mercato quando si è creato dal niente una nuova società – risponde D’Ippolito – L’obiettivo era quello di costruire una squadra giovane, dalla quale tirare fuori due o tre elementi che potessero permettere di rendere più forte la società per il prossimo campionato. L’attaccante? Di prime punte in giro non ce ne erano, siamo stati bravi a soffiare alla concorrenza Da Silva. L’unico rimpianto è stato Alteri, ma non si può fare tutto. Eravamo stati i primi a contattarlo, ma poi il suo procuratore ha commesso una scorrettezza non prendendoci in considerazione quando Alteri è passato alla Pistoiese. Si è comunque scusato”.
 
Ma poi il discorso scivola su Borneo, Vidallè e De Rosa. “Borneo è stata l’ulteriore dimostrazione del bene che vogliamo alla piazza – dice – Sono stato sempre contrario ai cavalli di ritorno, ma ci ho provato lo stesso anche sollecitato dalle tante richieste dei tifosi. Non ci sono state le prospettive per poterlo prendere, con le annesse garanzie economiche che Borneo chiedeva e che non era possibile esaudire. Alla fine abbiamo preso Da Silva che l’anno scorso aveva fatto 10 gol. Vidallè, invece, pur essendo un bravo ragazzo, non era adeguato a vivere il gruppo, aveva un serio problema al ginocchio e non era adattissimo al nostro gioco. Il grosso dispiacere c’è stato per Gutierrez, ma il cileno è bravo e lo testimonia il fatto che lo ha preso il Grosseto, che è primo in classifica nel girone A della C1. Infine parlerò con De Rosa. Quando non gioca mette il muso. Deve garantirmi che si deve allenare con umiltà ed attaccamento. Se capisce questo, tornerà ai suoi livelli”.

01/02/2005





        
  



2+2=
Da sinistra: Mattia Santoni, Alejandro Da Silva, Vincenzo d'Ippolito e Gabriele Mastellarini

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