Alle elezioni politiche di Aprile il Partito Democratico si presenterà da solo con la propria lista. Si, non vuole proprio sentirne parlare di quelli della cosiddetta sinistra radicale. Basta con i capricci dei Verdi, mai più i ricatti dei Comunisti Italiani e, in quanto a Rifondazione, se si sentono così forti che vadano pure da soli. Socialisti e Radicali nemmeno a sentirli.

Stesso discorso per il nuovo Popolo delle Libertà. Eccezion fatta per la Lega, mai più nella stessa coalizione con quelli dell'Udc che non si comprende mai troppo bene cosa vogliano e Storace faccia ciò che ritiene più opportuno. O entrano nel PDL o vadano soli per la propria strada.

Ma a livello periferico che conseguenze potrebbero esserci? Ad esempio in una città come San Benedetto come potrebbe cambiare il quadro politico? Certo è che, da una parte e dall'altra, tutti i leader politici del PD e del PDL si affannano a dire che il discorso localistico va tenuto distinto da quello nazionale, ma si sa, il meccanismo non è mai così automatico.

Come non considerare che uno possa sopportare di essere preso a calci in quel posto a livello nazionale, e starsene buono buono a livello locale? Si può accettare di essere bistrattato a livello nazionale ma considerato un ottimo alzatore di mano a livello locale?
Del resto l'adesione ad un partito è una condivisione delle idee e degli ideali che quel partito rappresenta, e non già una prostrazione alle logiche di maggioranza che pure hanno un senso ma fin quando c'è un reciproco rispetto delle identità.

Staremo a vedere i risvolti di uno scenario politico che si è completamente modificato in tempi brevissimi, ma ancor più vedremo che uomini politici ci sono nella nostra città.