Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Coar Orvieto-F&G Sangiorgese 3-5

| ORVIETO- Partita durissima e vittoria pesante per la F&G Sangiorgese calcio a 5 del presidente Claudio Trasatti.

COAR ORVIETO: Delli Poggi, Chiucchiurlotto, Rotili, Brillo, Capoccia, Pellegrini, Pirati, Lima, Pellegrino, Coppola, Fringuello, Teodori. All. Lima.
F&G SANGIORGESE: Belà, Cesetti, Properzi, Guglielmo, Troiani, Perez, Nucci, Dos Santos, Telloni, Croci, Moravsky, Marinelli. All. Giordani.
ARBITRI: De Luca di Isernia, Vitale di Termoli, Matteucci di Terni (cron.).
MARCATORI: Pellegrini al 4’pt e al 6’st; Guglielmo all’11’ pt e al 7’ st; Pirati al 12’ pt; Cesetti al 9’ e al 10’ st; Troiani al 18’ st.

La quinta giornata del girone di ritorno del campionato di serie B girone C di calcio a 5, proponeva l’insidiosissima trasferta sul terreno della Coar Orvieto, dove poche settimane prima ha rischiato grosso perfino la Daewoo Montesicuro. Di fronte a un pubblico numeroso e molto corretto, le due squadre hanno dato vita a un incontro spettacolare e incerto fino all’ultimo, tanto da far quasi passare quasi in secondo piano la vittoria (comunque meritata) di Maurinho Dos Santos & C.

Il presidente nerazzurro Trasatti, infatti, al termine della gara, era lo specchio di una forte tensione accumulata durante tutti i 40 minuti di gioco. “Questi tre punti sono fondamentalissimi –confida al termine del match-; sapevamo che sarebbe stata una battaglia contro una squadra che merita molto di più dei suoi punti in classifica. Ora arriva una sosta più che mai gradita, poi ci prepareremo al meglio per il match con la Daewoo Montesicuro. Contando anche sul recupero degli infortunati”.

La gara, infatti, era iniziata, come prevedibile, con delle difficoltà: i giocatori di casa, forti di una buona condizione atletica, davano l’impressione di correre più dell’avversario. E arrivavano al gol con un bolide su punizione del bomber Pellegrini al quarto minuto, dopo che un attimo prima Maurinho e Troiani avevano sciupato una clamorosa occasione in contropiede. Successivamente i Giordani boys accusavano il colpo ma riuscivano a pareggiare con un tiro effettuato dall’argentino Guglielmo, in precarie condizioni d’equilibrio.

Ma l’equilibrio durava lo spazio di un minuto: Pirati, dopo un pallone ricevuto da metà campo, metteva a sedere l’intera difesa nerazzurra e realizzava a porta vuota. I rivieraschi davano l’impressione di non ritrovare la verve giusta e, tra qualche occasione fallita e qualche rischio corso, arrivavano alla fine del primo tempo con un passivo comunque ampiamente recuperabile. Inizio di ripresa con gli ospiti decisi a rifarsi, ma dopo qualche occasione vanificata, arrivava in contropiede il terzo gol di Pellegrini per gli umbri, che sembrava tagliare le gambe ai marchigiani.

Ma stavolta non era cosi. Il tempo di rimettere il pallone a metà campo e via al Sangiorgese-show: settimo minuto: azione spettacolare con palla a girare fino a Guglielmo che liberissimo insaccava tra palo e portiere; altri due minuti, altro pallone fatto girare e Cesetti era pronto per il tap-in vincente. Poi l’invenzione di Maurinho Dos Santos che finge di calciare una punizione direttamente in porta, servendo invece l’accorrente Cesetti che non sbaglia. Quattro minuti di grande calcio per ribaltare un pesante passivo.

A questo punto, evidente, tra i ragazzi allenati dal play-manager Lima, affiorava la stanchezza. I nerazzurri, seppur con qualche imprecisione di troppo, riuscivano a controllare. Lima diventava portiere volante, ma proprio il pressing di Troiani su di lui apriva il contropiede verso la porta spalancata. Ultimi due minuti roventi, ma Belà abbassava la saracinesca e il risultato non cambiava più.

Per il tecnico Giordani, un secondo tempo coi fiocchi dei suoi, “Ma secondo me –ci confida, la squadra deve ancora arrivare ad avere un’identità precisa. Comunque, a parte il fatto che sia composta di bravi giocatori, posso affermare con certezza che ogni vittoria è stata merito del gruppo, non dei singoli. Credo che facendo risultato con la Coar Orvieto sul suo campo, ribaltando un passivo di 3-1 inoltre, abbia dato dimostrazione di aver raggiunto la personalità di una squadra che ormai sa quello che vuole”. Ora come detto la sosta, poi il big match al Palasavelli contro la Daewoo Montesicuro, gara fondamentale per svelare definitivamente le ambizioni dei nerazzurri.

Perde ancora l’Alci Ascoli di Nicolino Rocchi. Stavolta il guastafeste di turno è l’Artigianvetro San Severino che sul proprio parquet si impone 7-5, dopo aver condotto per larghi tratti la gara. Unico acuto dei bianconeri a inizio ripresa, con il temporaneo 2-2, poi la debacle finale. Non sono bastati ancora una volta i gol del grande vecchio Pierfrancesco Simoni.

14/02/2005





        
  



4+2=

Altri articoli di...

Sport

27/10/2022
Completamente rinnovato il crossodromo comunale di “San Pacifico” (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
26/10/2022
Correre in sicurezza tra Acquasanta Terme ed Ascoli Piceno (segue)
10/10/2022
8 e 9 ottobre si assegna lo scudetto (segue)
07/10/2022
Il Codacons chiede l’estradizione in Italia di Robinho condannato per violenza sessuale (segue)
07/10/2022
Settore giovanile, Serie A2 girone B (segue)
07/10/2022
Il 15° Rally delle Marche si terrà il 12 e 13 novembre a Cingoli (Macerata), la sua “sede” storica (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji