"Nella riunione avvenuta all'Assindustria di Ascoli Piceno del 13 febbraio scorso, alla quale hanno partecipato oltre alle OO.SS. e le istituzioni locali, una delegazioni di lavoratori, il dott. Gaita, procuratore generale della Malavolta Corporate ed il dott. Galli in veste di consulente, le R.S.U. hanno appreso, dalle dichiarazioni del dott. Gaita, che la proprietà ha avviato la procedura di licenziamento collettivo perché pressata anche dal commissario Petrocchi, inoltre lo stesso non avrebbe dato l'autorizzazione a disporre di circa 80.000 euro ( da prelevare dalle disponibilità economiche riportate sul concordato preventivo) necessarie per l'approvvigionamento degli imballi fondamentali per garantire un fatturato di quasi 600 mila euro.

Il dott. Gaita ha inoltre affermato che alcuni giorni fa la multinazionale Nestlè avrebbe inviato alla proprietà formale lettera di disdetta del contratto.
Tale affermazione è stata in quella sede categoricamente smentita dal sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari, il quale si era preventivamente informato presso l'ufficio competente della Nestlè.

Il commissario Petrocchi, tempestivamente informato dalle R.S.U. dello stabilimento di Porto d'Ascoli, tramite fax in data 14/02/08 ha smentito perentoriamente quanto sopra affermato e così avrebbe relazionato di ciò il giudice Carlo Calvaresi, relatore - stensore del concordato.
Le maestranze, apprendendo tali comportamenti, confidano nel giudice Carlo Calvaresi, noto per la sua integrità morale, affinché prenda atto di dette affermazioni fatte dalla proprietà e ne tragga le proprie conclusioni".