Pati replica a Fiori
| ASCOLI PICENO - La pepata risposta dell'Assessore Pati a Fiori.
di Giuseppe Pati
Distratto? Di parte? Non vorrei scendere in polemica con il direttore della Confcommercio, ma credo, per amore di verità, che alcuni aspetti vadano puntualizzati e chiariti. Sulla gestione della cosa pubblica non si può essere distratti. Lo può invece chi rivendica, questo sì perché funzionale alla propria parte, impostazioni operative che sono di altri.
La politica dei fatti, direttore Fiori, se vogliamo ristabilire
un minimo di verità storica, è quanto rivendicato da questa
Amministrazione nel discorso inaugurale del sindaco Celani nel 1999. Se poi nel 2000 anche la Confcommercio ha riconosciuto la validità di questa impostazione politica ed amministrativa ne sono lieto.Ma certamente il discorso non può essere incentrato sulle paternità di questo o di quel progetto.
Sarebbe tutto molto sterile e niente affatto produttivo. Questa città di parole ne ha avute tante ed ora merita dei fatti: la politica dei fatti.
E la politica dei fatti vuole che l'essere di parte sia improduttivo, per cui tutte le proposte, se finalizzate al miglioramento della qualità della vita e dello sviluppo economico della Città, sono meritevoli di essere prese in considerazione da qualunque Associazione provengano senza nulla togliere alla Confcommercio con la quale, come noto e non smentibile dal direttore Fiori, ho sempre avuto e vorrò continuare ad avere un leale e fattivo rapporto di collaborazione anche per il buon esito del Piano Marketing che costituisce, effettivamente, è vero, soltanto un
primo tassello propositivo del più ampio problema della
riqualificazione del Centro Storico.
Pertanto non credo, né mi sembra giusto, che si possa o debba parlare di unicità del rapporto con la Confesercenti o meglio di esclusiva nel rapporto come parrebbe trasparire nella nota della Confcommercio.
Infatti, prendendo spunto dall'intervento sulla stampa da parte del
signor Di Monte, nella mia qualità di amministratore che fa gli
interessi della città tutta e non di singoli o di singole Associazioni
o Enti, ho ritenuto opportuno evidenziare gli aspetti a mio parere
positivi di detto intervento e nel contempo, nell'ottica della concreta attuazione della politica dei fatti, ho anche puntualizzato che :
"....abbiamo predisposto con notevole impegno finanziario (al quale ha contribuito la Camera di Commercio), il Piano del Marketing urbano territoriale, tenendo anche conto delle sollecitazioni che sono state fatte all'Amministrazione dagli Enti e Associazioni interessate".
Ciò significa che se il dr. Fiori fosse stato più attento e meno
distratto avrebbe certamente compreso che tra le Associazioni
interessate, come risulta dalla rassegna stampa dei mesi scorsi e dai
miei numerosi interventi anche presso la sede della onfcommercio, un posto di particolare rilevanza è quello che è sempre stato riconosciuto alla Confcommercio nella fase propositiva del progetto del Piano Marketing, progetto che nel 1996 aveva proposto alla Giunta Allevi ma che da questa era stato disatteso probabilmente per sue valutazioni politiche nelle quali peraltro non voglio entrare.
Quando parlo pertanto di politica dei fatti, intendo dire, e di ciò me
ne assumo la piena paternità, politica ed amministrativa, che è stata
proprio la Giunta Celani, sia a seguito di un invito del Consiglio
Comunale su proposta del consigliere Fabrizio Cipollini, sia a seguito della proposta della Confcommercio, a dare concreta attuazione all'avvio del progetto del Piano Marketing finanziandone, con il contributo della Camera di Commercio, il relativo costo.
E' poi anche vero che nelle successive riunioni, organizzate presso la sede dell'Assessorato, hanno partecipato attivamente tutte le varie Associazioni interessate.
Vorrei ricordare, inoltre, che anche in passato, avevo espresso il mio consenso al progetto, ad esempio, del "centro commerciale naturale", come una delle possibili ipotesi per rilanciare le attività commerciali del Centro Storico.
Nel mio intervento del giorno 12/2/2003 ho anche detto, sempre per amore della verità e senza nulla togliere a nessuno che il costituito "Tavolo di consultazione permanente", al quale hanno aderito la Confcommercio, la Confesercenti, l'Assindustria ed altri Enti ed Associazioni, doveva e dovrà costituire la sede naturale per valutare le proposte risultanti dal Piano Marketing al fine di individuare concretamente gli interventi da operare attraverso la stipula di un protocollo di intesa per il Centro Storico tra l'Amministrazione Comunale e gli Enti ed Associazioni interessate, nessuno escluso.
Questo è stato, nel corso dei mesi occorsi alla Iscom Group srl per la redazione dei report di indagine e non per mio "dolce torpore", il mio effettivo e trasparente modo di operare che prevede la collaborazione di tutti i soggetti interessati concretamente alla rivitalizzazione del Centro Storico, a prescindere dai loro orientamenti politici e non.
Non posso non concordare con il direttore Fiori quando afferma che in questi ultimi tempi da più parti si levano sulla stampa opinioni e ricette di come salvare il Centro Storico e le attività in esso esistenti ed è proprio per questo - tenendo conto anche delle
interessanti proposte della Confesercenti, così come peraltro erano e sono interessanti quelle a suo tempo avanzate dalla Confcommercio che non disconosco e non ho mai avuto l'intenzione di ignorare con il mio intervento "contestato" dal direttore Fiori - che ho sollecitato l'invito a tutti i soggetti interessati, per evitare duplicazioni di proposte, interventi e risorse economiche, a coordinare le varie proposte ed iniziative Nell'ambito dell'unico progetto del Piano Marketing.
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17/02/2003
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