Un impegno per migliorare il lavoro dei medici di base e rendere il più efficiente possibile il rapporto tra il paziente ed il proprio medico. Lo Snami, sindacato dei medici regionale e provinciale, ha lanciato oggi l'allarme nel Fermano.

Ma è naturalmente un campanello da ascoltare in tutto il territorio marchigiano. I medici, in particolare il presdente regionale Snami Giuseppe Bramucci ed il suo vice, nonché segretario della provincia di Ascoli Piceno (comprensiva anche del Fermano) Sandro Catasta, sono preoccupati.

I tagli sulla sanità rischiano di andare a chiudere quel rapporto di fiducia paziente-dottore da sempre consolidato, e che ancora caratterizza le relazioni in ogni città. Si va infatti, secondo i medici Snami, verso il rischio di aziendalizzazione della sanità, fino a che anche il medico di famiglia sarà di fatto privatizzato.

Risultato, si arriverà presto a istituti comprensivi in cui i pazienti verranno ricevuti non più dal proprio medico, o solo occasionalmente da questo. Una situazione di disagio e di allontanamento dal vecchio sistema contro cui i medici Snami sembrano intenzionati a battersi facendo sentire con sempre più forza la propria voce.