Ti piace vincere facile?
San Benedetto del Tronto | Gaspari accusa di Pavidità lAmministrazione Provinciale. Celani: Di che coraggio si parla?.
di Martina Oddi
Piunti e Celani
"Bugie. Bugie. Bugie. Non manca certo il coraggio, il vero discorso è che sull'art.29 non c'è partita". Dura replica di Celani e Piunti che definiscono come "strumentali in quanto finalizzate alla campagna elettorale" le osservazioni che il Sindaco di San Benedetto aveva rilasciato nei giorni scorsi riguardo alla "presunta campagna vessatoria della Provincia contro l'attività comunale delle realtà locali". "Solo lui si lamenta con noi, come si scontrava con la precedente giunta", l'affondo di Celani.
"Non ci manca il coraggio, ma noi rispettiamo le regole" continua, e chiaro è il riferimento all'art 29 e alle polemiche suscitate dalle dichiarazioni di Gaspari. Se la partita sembrava chiusa, "in realtà - spiega Celani - è un vizio di forma e non di merito quello che inficia la delibera in oggetto. Essa é in contrasto con la legge regionale N. 34, in quanto ratificata da un dirigente in base al silenzio assenso presunto della Provincia".
Il contenzioso nasce con Rossi nel 2008, in merito alla sospensione richiesta da Gaspari dei termini dei 90 giorni finalizzati ad esprimere un parere da parte dell'ente provinciale. Attacca Celani: "è stata una mossa usata da Gaspari per dichiarare la scadenza dei 90 giorni e la convalida della determina dirigenziale - quindi illegittima - con delibera del consiglio comunale". E Piunti continua: " per questo abbiamo parlato di atto dovuto: stante il vizio di forma chiunque potrebbe appellarsi e tirare in ballo la Provincia per omissione".
Aggiunge il Presidente: "Inoltre c'è da chiarire che ci siamo appellati al Tar perché la Provincia non ha potere di annullamento della delibera di urbanistica, bensì delle singole concessioni edilizie. Al Tar dobbiamo arrivare: noi chiederemo che ci vengano inviati i singoli progetti e poi valuteremo il da farsi. Se si fosse attenuto alle regole, Gaspari avrebbe dovuto riproporre l'atto iniziando da capo l'iter legislativo, ma con la mia massima collaborazione in quattro mesi l'avremmo approvato. Ad aprile 2010 gli imprenditori avrebbero potuto iniziare i lavori. Invece dal 6 ottobre 2009, quando la Provincia ha notificato il problema, al 24 settembre 2010 con la delibera illegittimamente approvata con atto dirigenziale, sono stati con i pollici in mano".
Piunti allarga il discorso e ricorda: "due sentenze del Tar hanno condannato la legge provinciale sul fotovoltaico, prima che decadesse per successiva norma della Regione, competente a legiferare in materia" e difende la vocazione turistica del territorio a cui era ispirata la legge caduta in disgrazia. Conclude il Vicepresidente: "Nel far west amministrativo causato dalla vacatio abbiamo introdotto delle norme, seppur a scadenza". Celani commenta: "Fa bene a esultare Gaspari se vince: ma in questo caso la partita non c'è, forse lui ama vincere in modo facile" e continua il suo vice "dovrebbe pensare a preoccuparsi di dire alla città e alla stampa quello che ha fatto e non quello che non ha fatto. E smetterla con questa mania di persecuzione nei confronti della Provincia".
Gli fa eco Celani: "il nostro spirito di collaborazione l'abbiamo dimostrato quando, dei tre Accordi di programma fatti nel 2010, due li abbiamo conclusi con San Benedetto. Compreso l'intervento per cambiare gli standard di edificazione dei Pruacs per venire incontro alle istanze di Gaspari. Ora il polverone si sta alzando intorno al problema di Piazza Kolbe e del Piano casa, spacciati per interventi di riqualificazione urbanistica, senza rispettare i requisiti di omogeneità di intervento e di interesse pubblico sovra - comunale, trattandosi di edifici isolati".
Il conflitto comunque rimane, persino quando c'è l'accordo sul merito: "l'art. 29 - secondo Celani - è una buona norma, soprattutto considerando la moria di alberghi che si è registrata in Riviera". Basta un vizio procedurale a scaldare gli animi e le elezioni all'orizzonte rendono più partecipato lo scontro. Se Gaspari parlava di pavidità della giunta provinciale, Celani gli risponde scomodando Don Abbondio di Manzoni. Anche se collaborazione e lealtà vengono invocate, quasi rinfacciate, e si sente l'eco delle scuri e il rombo delle polveri, per ora le due parti si colpiscono a suon di insulti.
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02/02/2011
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