Il tema è la mafia, che la regista palermitana mette in scena con un suggestivo apparato di simboli e di metafore per farne emergere la spietata crudeltà. Emma Dante la raffigura come una cagna che mostra i denti, a capo di un branco di figli scodinzolanti e altrettanto pronti ad avventarsi su tutto.

«Una cosca – scrive in una nota la regista e autrice - un partito, una società, una fratellanza: una Famiglia. Si può finire in questo recinto per nascita, per paura, o per amore. Chi entra contrae un vincolo eterno. È un’appartenenza selvaggia, di mandria. Chi esce dalla mandria muore».

I riti e i misteri che solitamente le sono associati appartengono al folclore: come in una tavola imbandita, servono a nascondere l'orrore delle sue azioni. Nutriti con il sangue di vittime innocenti i suoi figli sono ora diventati importanti e ricoprono alte cariche. Alla fine dello spettacolo, la cagna donerà ai figli l’Italia, capovolta e divisa. «In un’isola del nord di un’Italia capovolta – continua Emma Dante - c’è una città madrìce, un luogo primario, dove un popolo silenzioso, seduto attorno a una tavola imbandita, si spartisce l’Italia e se la mangia a carne cruda».

Cani di bancata è interpretato da Manuela Lo Sicco, Gaetano Bruno, Sabino Civilleri, Salvatore D'Onofrio, Ugo Giacomazzi, Fabrizio Lombardo, Carmine Maringola, Stefano Miglio, Alessio Piazza, Antonio Puccia, Michele Riondino. Le scene sono di Emma Dante e Carmine Maringola, i costumi di Emma Dante, le luci di Cristian Zucaro. Lo spettacolo è coprodotto da CRT – Centro di Ricerca per il Teatro in collaborazione con il Festival di Palermo.

Informazioni: Amat tel 071/2072349 oppure: San Benedetto del Tronto, cineteatro Calabresi in viale Colombo, tel. 0735/5869500 (il giorno di spettacolo la biglietteria è aperta dalle ore 16,00) e Ufficio Cultura del Comune tel. 0735/794460-0735/794595. Biglietti on line su www.amat.marche.it  www.amat.marche.it  e su www.vivaticket.it
Inizio ore 21,15.