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Dai un calcio all'ingiustizia

| ASCOLI PICENO - Scuole e società sportive coinvolte nell'iniziativa dell'Acli cotro lo sfruttamento del lavoro minorile per fare palloni.

di Peppe Ercoli

Sta proseguendo, con successo, il progetto “Dai un calcio all'ingiustizia” avviato dall'Unione Sportiva Acli delle Marche e sostenuto dall'Amministrazione provinciale di Ascoli Piceno. Tale iniziativa, avviata nel 2001 dall'ente di promozione sportiva delle Acli, sta coinvolgendo numerose scuole e società sportive della Provincia di Ascoli Piceno che stanno utilizzando soltanto palloni “equi” costruiti nella regione del Sialkot, in Pakistan, senza il lavoro minorile.

 

Il rapporto di collaborazione tra l'U.S. Acli delle Marche e l'Amministrazione provinciale di Ascoli Piceno sta producendo i suoi effetti visto che dei palloni “puliti” si continua a parlare sempre più. Recentemente, inoltre, gli assessorati all'ambiente, alle politiche sociali ed alla formazione professionale hanno finanziato l'acquisto di altri 210 palloni che saranno distribuiti a vari enti, associazioni, scuole e società sportive della Provincia di Ascoli Piceno.

“Ormai da tempo – dice il presidente regionale dell'U.S. Acli delle Marche Giulio Lucidi – insieme alla Provincia di Ascoli Piceno stiamo collaborando con l'Associazione TransFair Italia, che ha da tempo focalizzato la sua attenzione sul lavoro minorile.


In tutto il mondo 250 milioni di bambini al di sotto dei 14 anni sono costretti a lavorare; molti vengono usati da imprenditori senza scrupoli per produrre articoli che i nostri figli e noi stessi usiamo per il tempo libero e lo sport: scarpe, palloni, abbigliamento con famosi marchi sportivi, che in nome della globalizzazione sono prodotti dove il lavoro costa poco o pochissimo e non ci sono diritti civili e sociali da rispettare.


Da qui l'idea di verificare la possibilità di realizzare un progetto pilota nella regione di Sialkot (Punjab pakistano), da dove giungono l'80% dei palloni mondiali, per la produzione di palloni senza l'uso di lavoro infantile e garantendo un salario equo ai lavoratori adulti.
Lo scopo è liberare i bambini dalla necessità di lavorare per integrare il reddito familiare, e garantire condizioni di lavoro e di vita dignitose ai lavoratori adulti ed alle loro famiglie.


Dopo una fase di studio e 3 missioni in Pakistan, tra il 1996 ed il 1997, il progetto è arrivato alla fase di realizzazione, e già dal 1998 sono stati importati e venduti in Europa oltre 350.000 palloni a condizioni eque, di cui circa 260.000 in Italia. Siamo particolarmente lieti e orgogliosi di poter collaborare alla realizzazione di una iniziativa di questo genere”.

Per maggiori informazioni sul progetto “Dai un calcio all'ingiustizia” rivolgersi alla segreteria regionale dell'U.S. Acli delle Marche (telefono 0736341055, fax 073647846, email usaclimarche@tiscali.it).

21/02/2003





        
  



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