Cittadinanzattiva su caro tariffe nel trasporto ferroviario
| ROMA - Il Tar per arginare larroganza del Piano Industriale delle Ferrovie.
di Cittadinanzattiva
“Un Piano arrogante al quale ci opporremo facendo ricorso al Tar se sarà necessario. È infatti troppo facile pensare di aumentare le tariffe senza accennare minimamente ad un adeguato innalzamento della qualità del servizio offerto, quando un cittadino su tre si lamenta per i ritardi e uno su cinque per le penose condizioni di viaggio”.
Nelle parole del vicesegretario Giustino Trincia, la posizione di Cittadinanzattiva in merito agli annunciati aumenti tariffari nel trasporto ferroviario.
“Rifiutiamo l’arroganza di chi ipotizza aumenti tariffari” aggiunge Trinca “senza valutare la riduzione del potere di acquisto delle famiglie e senza prima predisporre azioni per la riduzione di inefficienze e sprechi all’interno dell’azienda capaci di migliorare la qualità del servizio in termini di puntualità e igiene”.
“Già a gennaio in occasione dei primi aumenti” ha concluso Trincia, “avevamo denunciato lo scandalo dovuto non tanto agli aumenti in sé ma al fatto che venivano aumentati costi dei biglietti senza contemporaneamente rimuovere manager e dirigenti corresponsabili della crisi che da anni investe il nostro trasporto ferroviario, e senza introdurre organismi di controllo su qualità e pulizia dei treni che vedano anche il coinvolgimento delle Associazioni dei cittadini e degli utenti”.
Nelle parole del vicesegretario Giustino Trincia, la posizione di Cittadinanzattiva in merito agli annunciati aumenti tariffari nel trasporto ferroviario.
“Rifiutiamo l’arroganza di chi ipotizza aumenti tariffari” aggiunge Trinca “senza valutare la riduzione del potere di acquisto delle famiglie e senza prima predisporre azioni per la riduzione di inefficienze e sprechi all’interno dell’azienda capaci di migliorare la qualità del servizio in termini di puntualità e igiene”.
“Già a gennaio in occasione dei primi aumenti” ha concluso Trincia, “avevamo denunciato lo scandalo dovuto non tanto agli aumenti in sé ma al fatto che venivano aumentati costi dei biglietti senza contemporaneamente rimuovere manager e dirigenti corresponsabili della crisi che da anni investe il nostro trasporto ferroviario, e senza introdurre organismi di controllo su qualità e pulizia dei treni che vedano anche il coinvolgimento delle Associazioni dei cittadini e degli utenti”.
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21/02/2007
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