"Mai chiesto niente, solo proposte per la città"
Sant'Elpidio a Mare | I Democratici e popolari respingono la valanga di accuse, ringraziano Forza Italia e guardano alle prossime elezioni
di Pierpaolo Pierleoni
Tempi sempre più convulsi per la politica elpidiense. Il botta e risposta è ormai all’ordine del giorno, e tra le forze della maggioranza che per due anni e sette mesi ha governato la città è continuo il rimpallo di accuse e responsabilità. Dopo le parole dell’ex sindaco Martinelli e il duro affondo di Alleanza Nazionale, ancora una volta i Democratici e popolari ribadiscono la propria posizione. “Ci accusano di non aver fatto altro che formulare richieste – attaccano Franco Lattanzi e i suoi – In realtà non abbiamo chiesto niente. Abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento estremamente propositivo”.
Il principale imputato nelle dichiarazioni di Alleanza Nazionale è stato l’ex capogruppo Gianmarco Governatori, difeso dagli altri componenti dei Democratici. “Un attacco personale assurdo e fuori luogo. Lui ha rappresentato tutti noi essendo capogruppo, ma di certo non merita certe critiche. Non ha mai chiesto deleghe per sé, quella al centro storico gli era stata garantita dal Sindaco, non era sua richiesta. Poi gli è stato affidato il patrimonio. Al massimo può aver chiesto che le promesse fatte da Martinelli venissero mantenute, ma non ha mai dettato le condizioni. Il Sindaco e Alleanza Nazionale fanno accuse, ma dovrebbero dimostrare tutto quello che dicono contro di noi”.
Un ringraziamento, invece, viene porto dal gruppo Lattanzi a Forza Italia, che attraverso una nota della coordinatrice Claudia Pacini ha preso le distanze dall’ex Sindaco e da An e riconosciuto alcuni meriti dei Democratici. “Li ringraziamo perché hanno fotografato la situazione, cioè che la nostra presenza è stata fondamentale affinché Martinelli vincesse le elezioni, e che tutte le forze politiche avrebbero avuto diritto a pari trattamento”.
Il nodo cruciale, secondo i Democratici, resta l’urbanistica, delega che fu condizione fondamentale dell’apparentamento. “Probabilmente c’erano interessi che con l’assessore Diomedi, che avrebbe garantito pari diritti per tutti, non si sarebbero potuti portare avanti. Forse è questo l’unico motivo per cui gli è stata tolto l’assessorato”.
Infine, uno sguardo alle prossime elezioni, distanti appena tre mesi. Alla domanda su una candidatura a maggio, Franco Lattanzi sulle prime risponde con un secco “No”. Ma i suoi alleati prontamente notano: “Non è vero”. E’ il capogruppo Governatori a ripetere, come già qualche giorno fa: “Faremo quello che la città ci chiede. Abbiamo già avuto attestati di stima dal nostro elettorato, che ci ha ribadito pieno appoggio per le nostre scelte. Vedremo”. Il condizionale insomma è sempre d’obbligo. Ma l’impressione è che quello che la città chiede, secondo i Democratici e popolari, sia di riaverli presenti nelle liste elettorali il prossimo 27 maggio. Stavolta, sembrerebbe assurdo il contrario, né con la destra, né con la sinistra.
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21/02/2007
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