Giovedì 6 marzo a Loreto ore 21,15 presso il teatro comunale l'arcivescovo mons. Tonucci, il questore di Ancona Giorgio Iacobone ed il giornalista Vincenzo Varagona in una serata in cui si esibità il coro "Le Muse" diretto da Nadia Bellelli nell'anteprima del concerto che terrà in udienza privata al Santo Padre.

Giovedì 3 aprile a Roma, per il "Pio Sodalizio dei Piceni", alle ore 17,30 ci sarà il lancio nazionale ed internazionale del libro (tradotto in spagnolo e francese) nel corso di una serata molto intensa cui dovrebbero intervenire come relatori il cardinale Martino, Antonio Caprarica, Umberto Broccoli, Francesco Giorgino, Gigi Marzullo, forse Gianni Riotta, Maria Grazia Capulli, gli attori Sebastiano Somma, Carla Cassola, Andrea Tidona, con madrina della presentazione Maria Grazia Cucinotta (o Milly Carlucci). Un incontro che si concluderà con una cena in loco offerta a tutti gli intervenuti a base di prodotti marchigiani con l'intervento del cantautore Luca Lattanzio e del complesso i Planetanon. Per giungere a Roma (e ritornare) è stato organizzato un apposito pullman gratuito in partenza da Ancona (via Schiavoni) alle ore 8,30. Il programma prevede quindi pranzo libero a Roma, e poi l'incontro e la cena assieme. Si rientra in nottata.

Mercoledì 5 marzo alle 17,30 al centro "Pegoli" di Falconara e alla Università "Bocconi" di Milano (Libr. Egea Bocconi) il giorno 26 marzo alle ore 18.00.

400 persone al teatro Sperimentale di Ancona sono una realtà che non è possibile non citare. Un grande evento che ha visto il giornalista anconetano presentare "Da quanto tempo" di fronte un pubblico che, più o meno omogeneamente, già conosceva i precedenti suoi lavori di narrativa. "Se son fiori", "Luna Traversa", "Da quanto tempo" sono libri in cui il lettore diventa protagonista della storia, si immedesima integralmente in storie fatte di colpi di scena e trame del tipico stile correntemente denominato "romanzo d'inchiesta". Questo giornalista non è uno scrittore che dirige il senso della propria scrittura solo verso un pubblico dotto ma sa guardare alla grandezza delle piccole ed umili cose, puntualizzando, soprattutto in "Da quanto tempo", sull'infanzia negata, sulla possibilità di cambiare vita e di affidarsi anche al caso per voltare pagina. Quest'ultimo libro ammicca nel titolo alla storia di un prete, che paradossalmente questa volta è egli in un certo senso a confessarsi, a parlare di se, a raccontare tante storie. Ancora più nel paradosso di una vita che non smette di fare sorprese, la storia del prete di Trapanese si congiunge misteriosamente con quella di un tanto amato don Oreste Benzi, da poco scomparso, e che veniva ad Ancona, il 19 ottobre al "teatro Sperimentale", per morire pochi giorni dopo e lasciare dietro di sè una scia di tristezza e pianti per la grande persona perduta.

Su Trapanese mettono costantemente la firma in quanto a fiducia, amicizia, immensa stima e cordialità tanti e tanti personaggi noti del mondo della televisione, dello spettacolo, della cultura e dell'attualità. In un mondo egoista e bramoso di fama e gloria, Giancarlo Trapanese ha presentato prima un libro dove esternava il "se", ovvero la personalità e l'interiorità della persona, poi un secondo libro che metteva in relazione il "se" con "l'altro" ed ora abbandona completamente il "se" per dedicarsi in toto all'"altro", alla scoperta del mondo interiore del prossimo e del vicino che spesso non consideriamo.

Leggere quest'ultimo libro è un mettersi in gioco contro l'indifferenza che ogni giorno ci tenta nel pensare solo a noi stessi ignorando il vicino, magari bisognoso. E' una scommessa interiore di ogni lettore che costa davvero poco giocare.