Accettare un invito a cena a casa di amici può  risultare una fortuna così come una sfortuna, dipende dai punti di vista.

Questa sera  25 febbraio 2014,  di ritorno dalla vicina  Grottammare  intorno alle alle ore 21,00 circa, mi trovavo a transitare nei pressi del vecchio  Stadio Ballarìn.

Già da lontano avevo notato che le luci all’interno di due dei capannoni, quello  più ad est e quello più ad ovest, credo di proprietà del Presidente dell’Associazione Amici del carnevale, (vedi foto) erano accese e la cosa, mi è parsa assai strana poiché ormai è di dominio pubblico l’ intervenuta  Ordinanza Sindacale di ieri 24 febbraio  che ne ordinava e disponeva lo sgombro da persone.

Le mie perplessità hanno trovato riscontro  allorché  ho visto dapprima chiudere le luci e uscire le persone dall’hangar ubicato ad Ovest e poi  sopraggiungere sul posto una pattuglia dei  Carabinieri che alle 21,27 effettuava l’accesso all’hangar  sul  lato est  trovandovi all’interno, intenti nel lavoro, quattro giovani che,  dopo un breve colloquio di 10 minuti sono stati invitati a spegnere tutto, uscire e declinare le generalità per il rapporto.

Per correttezza ho chiesto ai quattro se volessero rilasciare una dichiarazione ma hanno preferito non rilasciarne così considerato terminato il mio compito di cronista ho lasciato il sito.

  Non sono apparsi  felici i quattro giovani di trovare la stampa sul posto,  nel momento giusto al posto giusto,  ma io faccio il mio lavoro che non conosce orario,  mentre loro, ne stavano svolgendo uno contravvenendo la legge.

Delle due una, o  un’ordinanza sindacale vale meno che zero  e non fa paura a nessuno o,  l’idea dell’impunità  diffusa sta prendendo il sopravvento su un buonsenso civico  per cui è cosa doverosa  rispettare la legge .

Un Carnevale che non trova pace e che forse sarebbe meglio ripensare, almeno per questa edizione 2014, già annullato quello di Porto D’Ascoli e contrassegnato da provvedimenti giudiziari questo di San Benedetto. Ci si dovrebbe rassegnare e  accontentarsi  di far sfilare i soli gruppi, senza carri.

Capannoni  indecorosi e pericolosi che insistono su una struttura fatiscente quale è il Ballarìn e per il quale sarebbe ora che l’Amministrazione prendesse una decisione, anche coraggiosa perché così  come è, il sito rappresenta  uno sfregio alla città.