Il direttivo di Rifondazione Comunista esaminando la congiuntura politica creatasi in questi giorni a Porto San Giorgio, ha voluto confermare il pieno appoggio all'amministrazione comunale e all'assessore Giacomo Maroni. Cogliendo l'occasione il partito propone una diesamina della situaizone attuale e di quallo che invece bisognerà fare da ora in avanti.     

 

"Necessità di chiarezza e trasparenza nei confronti dell’elettorato - ha commentato Oreste Silenzi  a nome del direttivo - e della cittadinanza impongono al partito della Rifondazione Comunista di esprimere, senza reticenze, la propria posizione in merito all’attuale fase politica. Fino ad oggi il modo di operare del Partito della Rc è stato improntato alla lealtà e alla correttezza, nei confronti di tutti gli altri partiti della coalizione. La moderazione nei toni  fin qui dimostrata, anche a fronte di forti attacchi, non va confusa con la passività, dovendosi piuttosto interpretare quale segno di grande responsabilità, sentita così fortemente da far rifiutare a Rc un uso strumentale della stampa".

 

Con queste parole il Direttivo riunitosi il 23 febbraio ha ribadito le proprie posizioni, che di seguito sono puntualizzate. Esprime complessivamente un giudizio positivo sul lavoro svolto fino ad oggi dalla Giunta nella sua collegialità. Rinnova la fiducia al Sindaco, scelto dalla compagine del Centro Sinistra e confermato dal voto dei cittadini. Ritiene il lavoro svolto dall’Assessore di Rifondazione Comunista, Giacomo Maroni, un serio e fattivo contributo del partito all’attività amministrativa, in un settore, come la Cultura, fino ad oggi considerato marginale. Quale diretta conseguenza del positivo giudizio sull’attività dell’assessore di Rc, il partito ha deciso di candidarlo, come proprio rappresentante in seno al Consiglio Regionale.

 

"Si afferma di non avere pregiudiziali nei confronti della Margherita - ha continuato Silenzi - con la quale a livello provinciale, regionale e nazionale, si costruiscono solide alleanze. Ben diverso è il giudizio rispetto alla Segreteria locale della Margherita, di cui si ritengono del tutto pretestuose le questioni sollevate (mancanza di collegialità e riequilibrio politico della coalizione). Si stigmatizza l’atteggiamento  evidenziato, come irrispettoso degli altri partiti della coalizione e irresponsabile nei riguardi del progetto politico dell’Unione. Si ritiene la vicenda Dionisi e la sua adesione alla Margherita ininfluente nel quadro dell’alleanza di Centro Sinistra, uscita vincente dalle ultime elezioni, e incompatibile proprio in relazione ai comportamenti tenuti da Dionisi in Consiglio Comunale, sui giornali, con gli attacchi al Sindaco e agli stessi Assessori della Margherita".

 

Il partito della Rifondazione Comunista, preoccupato dello stato in cui versa la politica nella città, ribadisce la propria disponibilità a ritrovare le ragioni che avevano contribuito alla  nascita della coalizione di Centrosinistra e suggerisce un percorso da seguire. Ritrovare la collaborazione con il Pdci, partendo da un serio dibattito sul documento elaborato e presentato dallo stesso. Ripresa della discussione sul bilancio, atto fondamentale per il rilancio dell’attività amministrativa, per la quale si chiede l’apporto tecnico dell’assessore dimissionario. Doverosa verifica da parte del Sindaco delle forze politiche e dei consiglieri che lo sostengono.