Assunta Cassa espone alla Libreria La Bibliofila
San Benedetto del Tronto | In occasione della serata dedicata a Bukowski l'artista ha rilasciato un'intervista a Miriam Paquali.
di Miriam Pasquali
....come fuoco
Dal piacere di incontrare la pittrice Assunta Cassa e condividere con lei un momento di relax davanti ad una tazza di the caldo e aromatico, in una spassionata e amichevole conversazione che ci permetterà di conoscerla più da vicino, mi ritrovo proiettata nel suo mondo di colori e di emozioni, tra sogno e realtà.
Siamo sedute l'una di fronte all'altra, ospiti della libreria La Bibliofila, dove, in occasione dei festeggiamenti dei 40 anni di attività della libreria, i suoi quadri sono in esposizione dallo scorso venerdì 21 febbraio, la serata dedicata a Bukowsky, fino al 6 marzo.
Entriamo subito nel vivo della conversazione.
Quali sensazioni hai provato la prima volta che hai visto realizzate le tue emozioni attraverso la tela e i colori?
Ho provato una sensazione di benessere e di incredulità. Mi meraviglio di come quello che penso possa essersi materializzato sulla tela. Provo questa sensazione ogni volta che l'immagine si materializza dai miei pennelli o dalle mie spatole sulla tela bianca.
Che momento del giorno prediligi per dipingere?
Quando c'è il sole. Però finisco col dipingere di sera e di notte, quando la giornata è finita e finalmente nella mia testa c'è silenzio.
Cosa ti fa compagnia mentre dipingi?
La musica. Qualsiasi tipo di musica che si intoni con il mio umore del momento o con il disegno che ho nella testa. Il ritmo e la melodia rendono fluide le mie pennellate. Oppure mi lascio accompagnare dai miei programmi radiofonici preferiti.
La pittura per te è più rifugio o esternazione?
E' senz'altro più esternazione, perché non mi piace rifugiarmi. La pittura è, per me, un mezzo per venire fuori, nei chiari e negli scuri di me, non per nascondermi. Nel contempo ne esco guarita.
Ti conosco come una persona giocosa, come esprimi la tua giocosità sulla tela?
Con i colori, con la luce, con il movimento... Anzi, no. Quando sono davanti alla tela con un pennello o una spatola, sono i colori che giocano con me, si muovono, si mescolano tra loro, si alternano, liberi di danzare... non a caso la danza è uno dei miei soggetti preferiti.
Quindi la giocosità come inno alla libertà?
Senz'altro.La libertà è per me un valore irrinunciabile.
La donna è spesso protagonista nei tuoi quadri, perché?
Perché sono donna. Perché ho imparato a riconoscere il mio valore come donna. E' una mia esigenza interiore quella di esprimere, rappresentare e mostrare le infinite sfaccettature dell'animo femminile, forse per lanciare un messaggio a me stessa e alle mie colleghe: "C'è un intero universo in ogni donna. Siamo tutto quello che desideriamo essere!".
Da cosa trai ispirazione?
Spesso l'ispirazione nasce dentro di me, improvvisa, immediata e irrefrenabile, soprattutto negli astratti. A volte si tratta solo di una emozione positiva o negativa che sia, altre volte è un'immagine ad ispirarmi, o un luogo, un viaggio, un ricordo, una luce particolare, un pezzo di musica, una persona incontrata, oppure da una chiacchierata con un'amica: c'è tutto un mondo fuori e dentro di me da cui trarre ispirazione. E poi da un quadro ne segue un altro e a sua volta un altro ancora e a seguire a catena, perché c'è sempre qualcosa che sfugge, qualcosa di inafferrabile che cerchi di catturare nell'opera successiva.
Hai mai regalato dei tuoi quadri?
Naturalmente si, a persone importanti della mia vita.
Se qualcuno ti dicesse che le tue opere sono delle poesie, condivideresti quest'affermazione?
Si, è un'associazione che mi piace.
Metti i tuoi quadri in rete? Dove possiamo vederli?
www.assuntacassa.it oppure su facebook https://www.facebook.com/EmozioniDiLuceDiAssuntaCassa?fref=ts
Cosa auguri ad Assunta come artista?
Le auguro di esplodere, ma anche di custodire dentro di sé la meraviglia di cui si parlava poc'anzi, che altro poi non è che l'umiltà.
Siamo sedute l'una di fronte all'altra, ospiti della libreria La Bibliofila, dove, in occasione dei festeggiamenti dei 40 anni di attività della libreria, i suoi quadri sono in esposizione dallo scorso venerdì 21 febbraio, la serata dedicata a Bukowsky, fino al 6 marzo.
Entriamo subito nel vivo della conversazione.
Quali sensazioni hai provato la prima volta che hai visto realizzate le tue emozioni attraverso la tela e i colori?
Ho provato una sensazione di benessere e di incredulità. Mi meraviglio di come quello che penso possa essersi materializzato sulla tela. Provo questa sensazione ogni volta che l'immagine si materializza dai miei pennelli o dalle mie spatole sulla tela bianca.
Che momento del giorno prediligi per dipingere?
Quando c'è il sole. Però finisco col dipingere di sera e di notte, quando la giornata è finita e finalmente nella mia testa c'è silenzio.
Cosa ti fa compagnia mentre dipingi?
La musica. Qualsiasi tipo di musica che si intoni con il mio umore del momento o con il disegno che ho nella testa. Il ritmo e la melodia rendono fluide le mie pennellate. Oppure mi lascio accompagnare dai miei programmi radiofonici preferiti.
La pittura per te è più rifugio o esternazione?
E' senz'altro più esternazione, perché non mi piace rifugiarmi. La pittura è, per me, un mezzo per venire fuori, nei chiari e negli scuri di me, non per nascondermi. Nel contempo ne esco guarita.
Ti conosco come una persona giocosa, come esprimi la tua giocosità sulla tela?
Con i colori, con la luce, con il movimento... Anzi, no. Quando sono davanti alla tela con un pennello o una spatola, sono i colori che giocano con me, si muovono, si mescolano tra loro, si alternano, liberi di danzare... non a caso la danza è uno dei miei soggetti preferiti.
Quindi la giocosità come inno alla libertà?
Senz'altro.La libertà è per me un valore irrinunciabile.
La donna è spesso protagonista nei tuoi quadri, perché?
Perché sono donna. Perché ho imparato a riconoscere il mio valore come donna. E' una mia esigenza interiore quella di esprimere, rappresentare e mostrare le infinite sfaccettature dell'animo femminile, forse per lanciare un messaggio a me stessa e alle mie colleghe: "C'è un intero universo in ogni donna. Siamo tutto quello che desideriamo essere!".
Da cosa trai ispirazione?
Spesso l'ispirazione nasce dentro di me, improvvisa, immediata e irrefrenabile, soprattutto negli astratti. A volte si tratta solo di una emozione positiva o negativa che sia, altre volte è un'immagine ad ispirarmi, o un luogo, un viaggio, un ricordo, una luce particolare, un pezzo di musica, una persona incontrata, oppure da una chiacchierata con un'amica: c'è tutto un mondo fuori e dentro di me da cui trarre ispirazione. E poi da un quadro ne segue un altro e a sua volta un altro ancora e a seguire a catena, perché c'è sempre qualcosa che sfugge, qualcosa di inafferrabile che cerchi di catturare nell'opera successiva.
Hai mai regalato dei tuoi quadri?
Naturalmente si, a persone importanti della mia vita.
Se qualcuno ti dicesse che le tue opere sono delle poesie, condivideresti quest'affermazione?
Si, è un'associazione che mi piace.
Metti i tuoi quadri in rete? Dove possiamo vederli?
www.assuntacassa.it oppure su facebook https://www.facebook.com/EmozioniDiLuceDiAssuntaCassa?fref=ts
Cosa auguri ad Assunta come artista?
Le auguro di esplodere, ma anche di custodire dentro di sé la meraviglia di cui si parlava poc'anzi, che altro poi non è che l'umiltà.
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26/02/2014
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