Un personaggio che sogna è in questa chiave che lo spettatore di "Cryptica sciptura" può essere definito. Un viaggio dove il sognatore si perde fra il sogno l'incubo e la realtà. "Voi siete le mie visioni o io la vostra, estasi di plastica, bene o male, inizio e fine".

Sono queste le definizioni che fanno da apripista allo spettacolo. Una cosmogonia personale o riflessione autobiografica, bislacche apparizioni pseudometaforiche o elucubrazioni filosofiche, movimenti di realtà quotidiana o perfino allusioni a una critica sociale e politica. Lo spettacolo incarna un pò di tutto questo. Comunque il senso è nascosto e voi siete l'autorità in materia, per scoprirlo. Ogni dimensione è disvelamento o mascheramento di un'altra. Ricerca della vera verità, della realtà più reale. La lotta del bene contro il male. Qual è il senso della vita. Qui il rischio è di perdersi in razionalizzazioni deliranti, pensieri a crescita esponenziale.

"La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie." diceva Hugo von Hoffmannsthal. Ma quale sia la prima e quale la seconda, non è del tutto chiaro. Atto unico di teatro fisico ideato da Paola Chiama con Carola Aimone, Paola Chiama, Antonella Eusebio nel ruolo di bellerine attrici, voci di Francesca  e Piergiorgio Cinì.