L'11 settembre del 2008 la Giunta Comunale, presenti tutti gli assessori, decise di rinunciare alla servitù di passaggio all'interno della Galleria Piunti, lo storico collegamento che unisce Via XX Settembre a Via Crispi . Una decisione presa, si legge nella Delibera di Giunta: "perché le obbligazioni patrimoniali assunte dal Comune sono divenute eccessivamente onerose".

Tale servitù era il frutto di un accordo tra i proprietari della galleria e l'Amministrazione Martinelli. Per comprendere appieno la vicenda occorre fare un passo indietro, quando il Comune - retto dall'allora Sindaco Domenico Martinelli - e la famiglia Piunti stipularono un accordo con il quale l'Ente otteneva la servitù di passaggio pedonale pubblico. Il Comune si impegnava a corrispondere annualmente ai Piunti una somma di 3.360 euro per la pulizia del passaggio e 17.295 euro per il rifacimento della pavimentazione, cifra che nel frattempo è gia stata sborsata.

Nell'ottobre del 2008 la vicenda era stata posta all'attenzione dei media dal Consigliere Comunale di An Pasqualino Piunti, soltanto omonimo dei proprietari della galleria. In quella data Piunti - bollando come "assurda" la decisione della Giunta Gaspari - aveva intravisto gli estremi per un'azione legale contro il Comune da parte della proprietà della galleria. E l'azione legale è puntualmente avvenuta.

I Piunti hanno denunciato il Comune ed hanno presentato al Tribunale di Ascoli un'istanza per il risarcimento dei danni. A seguire l'iter processuale della vicenda per conto dei Piunti sarà l'avvocato Mauro Calvaresi. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 27 aprile. Le cifre sono ancora ufficiose, ma si mormora che la famiglia Piunti potrebbe richiedere un risarcimento che ammonterebbe a svariate centinaia di migliaia di euro.

"Cosa succederà se malauguratamente il Comune verrà condannato a risarcire i danni? - si chiede Piunti - Sicuramente non accetterò che a pagare siano ancora una volta i cittadini. A mettersi le mani in tasca dovranno essere tutti gli assessori che hanno partecipato a riunione di Giunta che decise di rinunciare alla servitù di passaggio, peraltro andando contro alle richieste ed alle esigenze di tante persone e di tanti commercianti che in quella zona vivono e lavorano". E' infatti indubbio che il passaggio tra le due vie cittadine è strategico per una serie di motivi, essendo poi nelle vicinanze di luoghi importanti come la Chiesa dei Sacramentini ed il Commissariato di Polizia.

"Per risparmiare 3.360 euro l'anno - conclude Pasqualino Piunti - quest'Amministrazione ha rinunziato ad un servizio utile per l'intera cittadinanza. Una decisione ancor più grave alla luce del fatto che il Sindaco non ha rinunciato a spendere 9.500 euro per l'acquisto del divano che abbellisce il suo ufficio".