Piceno Consind, Rossi risponde dal Congo ad Agostini
Ascoli Piceno | Nessuna "ciambella di salvataggio" per Rossi, anzi, solo senso di responsabilità. Rossi scrive dal continente africano dove si trova in questi giorni. La notizia della nomina a Commissario del Piceno Consind l'ha ricevuta con una telefonata.
di Redazione
Il Presidente della Provincia, Massimo Rossi
Riceviamo e pubblichiamo la nota del presidente della Provincia Massimo Rossi a quanto affermato dall'on. Agostini sulla sua nomina come Commissario per il Piceno Consind.
Non so a quali particolari fonti informative attinga l'on. Agostini per affermare che la nomina a commissario del Piceno Consind del Presidente pro tempore della Provincia rappresenti "una ciambella di salvataggio" per il sottoscritto.
Ho un miliardo di cose da fare oggi e da progettare per il domani, fuori e dentro la vita politica, e si può immaginare quanto spazio abbia nei miei pensieri la prospettiva di occupare la poltrona di presidente del Consorzio di industrializzazione.
Dal Congo, da dove scrivo queste righe, mi sembrano così distanti certi esercizi di dietrologia biliosa: da qui, dove la gente e le autorità locali hanno tanti problemi, spesso di sopravvivenza, da affrontare, certa politica, avida ed arida, appare ancor più misera.
Tornando alla nomima, di cui ho appreso telefonicamente mentre ero già in viaggio, al momento posso assicurare una sola cosa: con spirito di servizio e senso del dovere, nonostante i numerosi impegni di questa fase, una volta messi a fuoco compiti e limiti del mandato, nel breve tempo che ci separa dalla verifica elettorale lavorerò per fornire a tutti gli attori istituzionali, socioeconomici e sindacali interessati al futuro del Consorzio un quadro il più possibile completo di conoscenza della situazione affinché si possano assumere le decisioni più utili e condivise per il futuro territorio. In questo compito non parto da zero, ma potrò avvalermi del prezioso lavoro sin qui svolto dal presidente Domenico Re.
Solo con un approfondita conoscenza dei problemi è infatti possibile esprimere opinioni sensate e assumere le migliori decisioni. A questo proposito mi fanno specie coloro che si affrettano a lanciare proclami: da un lato invidio le loro certezze, dall'altro mi inquieta che queste persone ricoprano ruoli pubblici e siano sempre alla ricerca di nuovo potere. Magari sono persone che si farebbero in quattro per svolgere compiti come questo che, invece, vivo con la preoccupazione che deriva dal senso di responsabilità.
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04/02/2009
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