Con il FAI Ascoli Piceno diviene la Città dItalia
Ascoli Piceno | Dopo Roma, Milano e Napoli il Fai, grazie al contributo della Fondazione Carisap e del Comune, sceglie la città come sede del convegno nazionale Linguaggi dItalia 2009. Ecco come e quando la passione per il territorio diventa modello culturale.
di Giuseppina Pica
Ma non solo questa volta la resa sarà reciproca a favore di chi usufruirà delle beltà cittadine e di chi si è messo e si metterà in gioco per lo sviluppo di un territorio che da tempo necessita di riscoperta. Promozione, formazione di realtà professionali specifiche, rilancio economico, ma soprattutto investimento nel complesso "settore cultura" , da sempre punto di forza seppur dolente della Città.
"Il FAI": ha dichiarato Alessandra Stipa Capo Delegazione FAI Ascoli Piceno, "con "Linguaggi d'Italia - Prime riflessioni sull'anniversario dell'unità d'Italia" non vuole celebrare l'anniversario, cosa che spetta alle Istituzioni, ma fornire gli spunti per considerare come l'Italia, seppur giovane dal punto di vista politico, sia unita in realtà da 2000 anni dalle varie espressioni del mondo della cultura, dell'arte, dal diritto, dalle sue stesse caratteristiche paesaggistiche".
Ad aprire le tre giornate aperte alla cittadinanza,"Un Italia vicina". La serata a partire dalle 21.30 vedrà, all'interno del Ventidio Basso sede "istituzionale" per tutta l'occasione del convegno, la proiezione dei cortometraggi di Vittorio de Seta "Il mondo perduto", interverranno poi Gianluca Farinelli, direttore Cineteca Bologna e Tullio Pericoli.
Il 27 con "Linguaggi d'Italia"verrà inaugurata la parte convegnistica delle tre giornate, a presiedere relatori da tutt'Italia che oltre ad impegnarsi nei tavoli di lavoro di lavoro avranno l'opportunità di conoscere appieno le realtà ascolane.
L'evento che vedrà protagonista Ascoli nasce dalla sinergia di tre realtà: quella del Fondo Ambiente Italia, del Comune di Ascoli Piceno e della Fondazione Cassa di Risparmio nonché dalla Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno il cui contributo è stato determinante per la realizzazione del convegno.
Un'unica sinergia per tre motivazioni differenti che hanno come leitmotiv lo sviluppo della società attraverso la diffusione della cultura. Una cultura che viene ricercata da una parte, quella della Fondazione, attraverso il raggiungimento di un duplice obbiettivo: la creazione delle migliori credenziali per Ascoli Piceno quale sede del turismo congressuale e la stimolazione alla formazione di professionalità locali che siano in grado di attingere a questo modello guardando al turismo congressuale, come ad uno strumento che può arricchire non solo l'economia, ma anche i valori culturali della comunità. Dall'altra il Comune di Ascoli Piceno che decide di investire in un modello culturale nuovo e coglie l'opportunità che il FAI gli offre. Ed infine il FAI, che quest'anno dopo Roma, Milano e Napoli sceglie di promuovere realtà storico-artistiche "sommerse", spesso invisibili come quella di Ascoli Piceno, una città che affonda le sue origini nel neolitico e della cui storia nel corso dei secoli, è rimasta traccia indelebile che non può non essere tenuta in considerazione, in un'ottica di sviluppo economico-culturale del territorio e della società.
In occasione dell'evento grazie all'impegno della Fondazione Carisap verrà esposto direttamente dai Musei Sistini il Reliquiaro di Sisto V.
Hanno presentato "Linguaggi d'Italia" Alessandra Stipa, Capo delegazione Fai Ascoli Piceno, Vincenzo Marini Marini, Presidente della Fondazione Carisap, Guido Castelli, Sindaco di Ascoli Piceno ed il Com. Enio Gibbellieri, rappresentante della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
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05/02/2010
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