Cene riempi liste, sedi di partito aperte, manifesti giganti in tutta la città. Il clima elettorale si fa sempre più incandescente e i candidati per le prossime elezioni regionali che si terranno il prossimo 28 e 29 marzo, fanno a gara per accaparrarsi più voti possibili.

Vere e proprie macchine da voto si sono messe all'opera, lavorando senza sosta per accrescere la popolarità dei propri big in gara verso Palazzo Raffaello. Si moltiplicano così conferenze stampa, convegni, cene, "sit in" nei quartieri e chi più ne ha più ne metta.

L'elettorato dunque in questo periodo è più che mai preso di mira e bombardato di slogan, spot, immagini, sms, lettere, tutto questo mentre all'interno dei due maxi schieramenti di centro destra e centro sinistra dominano le dinamiche di partito.

Nel PD ad esempio a darsi battaglia sono l'ex Sindaco Paolo Perazzoli e l'ex parlamentare Pietro Colonnella, due big di centro sinistra che stanno conducendo una serratissima campagna elettorale seppur attraverso metodi diversificati, rischiando di mettere un pò in crisi l'elettorato di centro sinistra.

Sul fronte opposto, la più massiccia campagna pubblicitaria spetta senza dubbio all'assessore provinciale Bruno Gabrielli il quale ha tappezzato la città con manifesti giganti, ancor prima della sua candidatura ufficiale. Fuori dai giochi, si fa per dire, il Vicepresidente della provincia Pasqualino Piunti, il quale con molta probabilità punterà alle prossime elezioni amministrative.

L'IDV intanto è stato spiazzato dalla candidatura a sorpresa, pare proveniente dai piani alti, di Sandro Donati. Eldo Fanini e Palma Del Zompo hanno chiaramente storto il naso, ma a questo punto i giochi sono fatti e il direttivo nazionale, ops, regionale del partito ha deliberato in merito senza se e senza ma.

Sul fronte socialisti non vi è stata ancora un' ufficiale candidatura, i rumors vedono l'assessore ai LLPP Leo Sestri in pole position, ma pare che il partito abbia ancora qualche difficoltà ad ufficializzare la candidatura dell'attuale assessore ai lavori pubblici di San Benedetto.

Insomma ancora una volta la politica rimescola le carte in gioco, spiazzando un po' l'elettorato che si trova spesso disorientato rispetto a doppie candidature, ribaltoni, lotte di partito senza fine. Ma il vortice inesorabile della corsa a Palazzo Raffaello è cominciato e finché non suonerà il gong dello stop alle candidature la partita resta aperta. Spazio dunque a nuovi tasselli che andranno a comporre il puzzle elettorale definitivo.