Al dott. Mario Forti, appena giunto in città alla direzione della Zona Territoriale 11, alcuni input sullo scottante tema della sanità nel Fermano.Tra le criticità, di particolare rilevanza per la valenza spiccatamente sociale che rivestono, è da annoverare l’attuale sistema della residenzialità extraospedaliera per anziani non autosufficienti,e cioè RSA ed RP (residenze sanitarie assistenziali e residenze protette).

Quanto alle prime mancano ben 108 posti rispetto a quanto fissato dalla normativa regionale,che prevede un numero di posti pari al 4 per mille della popolazione ultra65enne,che nel Fermano è piuttosto consistente: 32mila persone,il 21% dei circa 155mila residenti nella circoscrizione sanitaria,che come noto con i suoi 32 comuni non coincide ancora con la neoprovincia.

Secondo norma dovrebbero essercene infatti 128,ma ne sono stati attivati solo 20 nella struttura di Petritoli,peraltro non nella sua sede propria,ma adattati nella casa di riposo comunale. Quanto poi alle RP dal 1999 al 2006 sono stati convenzionati con nove strutture esistenti sul territorio 330 posti,ma con grande superficialità, dall’inizio del 2007, con 11 strutture solo 222, mancando allora anche qui 108 posti. In totale quindi siamo carenti di ben 216 posti di residenzialità extraospedaliera, che accoglie soggetti bisognosi di assoluta tutela,che i familiari sovente non sono in grado di garantire.

Altra importante criticità il settore dell’emergenza territoriale,che non vede ancora attivate le due Potes tante volte promesse solo a parole fin dal 2004: quella della Valdaso,zona completamente scoperta in fatto di appropriati servizi d’emergenza, da situare a Valmir di Petritoli, e l’altra nella zona della strada provinciale “Ete morto”,più nota come “Mezzina”.