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Abitanti via A. Gabrielli :"Quei cassonetti tolgono metà della visuale"

San Benedetto del Tronto | I due raccoglitori dei rifiuti si trovano sul ciglio della strada provinciale troppo vicini allo sbocco della strada paralella così da chiudere per metà la visuale alla destra degli automezzi.

di Carmine Rozzi

Visibili, poco dietro alla macchina, i cassonetti incriminati


Una gran parte degli abitanti di Via Antonio Gabrielli protestano per la recente decisione da parte del Comune di cambiare la segnaletica riguardo all’ingresso della strada. La via ha una sua particolare conformazione in quanto è una parallela alla strada che porta a Monteprandone dove, dopo un centinaio di metri, si ricongiunge ad essa tramite una piccola bretella di una decina di metri.

Nella situazione precedente chi doveva entrare in Via Gabrielli lo faceva all’altezza dell’imbocco situato a ovest della SS16 per poi ridiscendere verso la strada a senso unico tranne che per un piccolo tratto permesso solo ad un unico residente ed ad una rimessa per Tir. Si usciva in direzione est con la possibilità di imboccare subito la statale distante pochi metri. Ora tutto è stato invertito. Alcuni residenti, come i signori Armando Gasperi e Giovanni Gabrielli, non riescono a capire è la validità di tale cambiamento visto che nel 90 % dei casi chi si muove da Via Gabrielli lo fa per recarsi o a Porto D’Ascoli o al centro e il restante va in direzione di Monteprandone. Molto più facile e logica la disposizione di prima.

Tuttavia non è questo ad allarmare i cittadini che risiedono nella via. Con l’inversione del senso di entrata i due cassonetti dell’immondizia sono stati spostati dal piccolo parcheggio situato all’imbocco direzione est al ciglio della strada provinciale. Solo che non sono stati posizionati ad una distanza di sicurezza tali da lasciar libero la visuale sulla strada in direzione Monteprandone per cui chi sta per uscire da Via Gabrielli deve portarsi quasi a metà strada per avere la visuale libera alla sua destra almeno fino al viadotto autostradale a meno che non voglia azzardarsi a immettersi sulla strada con il rischio di incrociare un veicolo, o peggio ancora un automezzo pesante che sta scendendo dal comune limitrofo.

“E’ un punto molto pericoloso – asseriscono convinti Nino Pierantozzi e Anna Pignotti al numero civico 40- lo abbiamo fatto presente all’ultimo incontro del Bilancio Partecipato e ci hanno risposto che risolveranno il problema con un paio di dossi posti in direzione ovest. A noi, modestamente, sembrava meno complicato mantenere la vecchia segnaletica”.

Probabilmente i raccoglitori sono stati messi sul ciglio della strada per favorire le manovre dei mezzi della PicenAmbiente quando devono svuotare i cassonetti ma, dichiarano convinte le signore Gabriella Gardenzi :”Per risolvere un inconveniente ne è stato creato un altro ben più grave e pericoloso. Speriamo che non ci scappi un incidente perché allora non si tratterebbe più di una semplice e, ci sembra, fin qui riguardosa e civile protesta”.

Non sono inoltre pochi quei residenti della via che, all’ultimo incontro con il Bilancio Partecipato al quale hanno aderito in massa, si sono dichiarati pressoché costernati dal tono, secondo loro, duro e imperioso con il quale il sindaco Gaspari avrebbe replicato a molte delle loro rimostranze come fa rilevare Giovanni Gabrielli.

”Siamo in molti ad essere rimasti stupefatti dai toni e dalle espressioni, alcune delle quali quasi di sfida, con le quali il primo cittadino ha risposto ad alcune delle nostre pur legittime osservazioni. Ne prendiamo atto con rammarico ma vogliamo anche aggiungere e ricordargli che alla fine siamo noi cittadini a fare le spese di decisioni che possono mettere a repentaglio la propria incolumità”.

08/02/2007





        
  



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