Premiata: oggi è Final Eight
Montegranaro | Coach Finelli:"Final eight giusto premio ma si partecipa per vincere".
Sponsor day: Benedettini, Zanca, Finelli e Montorro
Lo scorso anno, alla sua prima avventura in Serie A, la Premiata si qualificò per le finali di Coppa Italia come migliore 7ª e perse nei quarti contro l’Armani Jeans Milano dopo aver disputato un buonissimo match finito 70-74.
In questa stagione invece, Amoroso e compagni non si sono limitati a bissare quel risultato ma si sono guadagnati la 4 giorni del PalaMalaguti arrivando terzi alla fine del girone d’andata e venerdì, nell’ultimo confronto dei quarti di finale, se la vedranno con l’altra sorpresissima del Campionato, l’Air Avellino, in una sfida che si annuncia appassionante e spettacolare.
A 24 ore dall’esordio nella Tim Cup quindi, abbiamo chiesto lumi al coach Sutorino Alessandro Finelli. Inizia la Final Eight contro una delle squadre più in forma del momento.
Ci saranno novità tattiche rispetto alla gara d’andata e quella del ritorno?
“Noi ed Avellino ci conosciamo bene e non ci sono tanti segreti essendoci incontrati già 2 volte. Sarà certamente una partita avvincente a livello agonistico e con in campo 2 squadre che hanno giocatori di talento in tutti i ruoli. Credo che sarà anche una partita piacevole da vedere”.
La Tim Cup, a parte la Montepaschi Siena, appare equilibratissima. Quale sarà il vostro approccio?
“Intanto, questa Final Eight è il premio tangibile di quello che abbiamo costruito nel girone d’andata. Siamo contenti di questo ed arriviamo con lo spirito giusto, sapendo che partiamo tutti alla pari. E’ una cosa bellissima giocare una manifestazione dentro/fuori come questa e credo che l’obiettivo di tutte e 8 le partecipanti sia vincere. Quindi non ci resta che andare in campo con l’approccio adeguato, giocando e cercando di trasmettere il giusto messaggio ai tifosi di basket che vedranno la partita”.
E’ la prima tua esperienza in una Final Eight… Sensazioni particolari?
“Come ho detto prima, questa Coppa Italia è un premio di quello che abbiamo costruito, quindi sono orgoglioso di esserci, niente di più”.
Qualche pensiero ambizioso lo coltivi?
“Il nostro obiettivo è avere lo spirito giusto tentando di arrivare fino in fondo. Però inutile farsi tanti pensieri: sono concentrato sulla partita di domani ma è ovvio che si partecipa per vincere”.
La chiave contro Avellino sarà ancora limitare Marques Green?
“Giocare contro Avellino significa partire da una buona difesa sul play maker, così come sarà fondamentale fare un buon lavoro sotto i tabelloni contro Williams. In poche parole, loro hanno uno straordinario asse play/pivot, Green/Williams, e noi dovremo partire da lì per costruire una difesa efficace”.
In questa stagione invece, Amoroso e compagni non si sono limitati a bissare quel risultato ma si sono guadagnati la 4 giorni del PalaMalaguti arrivando terzi alla fine del girone d’andata e venerdì, nell’ultimo confronto dei quarti di finale, se la vedranno con l’altra sorpresissima del Campionato, l’Air Avellino, in una sfida che si annuncia appassionante e spettacolare.
A 24 ore dall’esordio nella Tim Cup quindi, abbiamo chiesto lumi al coach Sutorino Alessandro Finelli. Inizia la Final Eight contro una delle squadre più in forma del momento.
Ci saranno novità tattiche rispetto alla gara d’andata e quella del ritorno?
“Noi ed Avellino ci conosciamo bene e non ci sono tanti segreti essendoci incontrati già 2 volte. Sarà certamente una partita avvincente a livello agonistico e con in campo 2 squadre che hanno giocatori di talento in tutti i ruoli. Credo che sarà anche una partita piacevole da vedere”.
La Tim Cup, a parte la Montepaschi Siena, appare equilibratissima. Quale sarà il vostro approccio?
“Intanto, questa Final Eight è il premio tangibile di quello che abbiamo costruito nel girone d’andata. Siamo contenti di questo ed arriviamo con lo spirito giusto, sapendo che partiamo tutti alla pari. E’ una cosa bellissima giocare una manifestazione dentro/fuori come questa e credo che l’obiettivo di tutte e 8 le partecipanti sia vincere. Quindi non ci resta che andare in campo con l’approccio adeguato, giocando e cercando di trasmettere il giusto messaggio ai tifosi di basket che vedranno la partita”.
E’ la prima tua esperienza in una Final Eight… Sensazioni particolari?
“Come ho detto prima, questa Coppa Italia è un premio di quello che abbiamo costruito, quindi sono orgoglioso di esserci, niente di più”.
Qualche pensiero ambizioso lo coltivi?
“Il nostro obiettivo è avere lo spirito giusto tentando di arrivare fino in fondo. Però inutile farsi tanti pensieri: sono concentrato sulla partita di domani ma è ovvio che si partecipa per vincere”.
La chiave contro Avellino sarà ancora limitare Marques Green?
“Giocare contro Avellino significa partire da una buona difesa sul play maker, così come sarà fondamentale fare un buon lavoro sotto i tabelloni contro Williams. In poche parole, loro hanno uno straordinario asse play/pivot, Green/Williams, e noi dovremo partire da lì per costruire una difesa efficace”.
|
08/02/2008
Altri articoli di...
Sport
13/04/2011
Ginnastica: al Palasavelli una gara internazionale in vista dei mondiali (segue)
Ginnastica: al Palasavelli una gara internazionale in vista dei mondiali (segue)
08/04/2011
Tutto pronto per la corsa Donna Rosa (segue)
Tutto pronto per la corsa Donna Rosa (segue)
02/04/2011
Il Festival degli scacchi torna a P.S.Giorgio per 5 anni (segue)
Il Festival degli scacchi torna a P.S.Giorgio per 5 anni (segue)
13/10/2010
Parco dello Sport, domenica il taglio del nastro (segue)
Parco dello Sport, domenica il taglio del nastro (segue)
29/07/2010
La U.S. Fermana parte in ritiro (segue)
La U.S. Fermana parte in ritiro (segue)
27/07/2010
Altri tre innesti per la U.S.Fermana (segue)
Altri tre innesti per la U.S.Fermana (segue)
26/07/2010
Nuovi acquisti per la U.S.Fermana (segue)
Nuovi acquisti per la U.S.Fermana (segue)
26/07/2010
U.S. Fermana : il nuovo allenatore è Giovanni Cornacchini (segue)
U.S. Fermana : il nuovo allenatore è Giovanni Cornacchini (segue)
ilq
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
David Krakauer
"The Big Picture"
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?
Kevin Gjergji