Sono venuti in 600 nonostante la giornata lavorativa per spingere la Premiata verso l'ambita semifinale ma, come capita in circostanze del genere, pur giocando con grande orgoglio e carattere, la Sutor stavolta non è riuscita a regalare l'ennesima soddisfazione di una grande stagione.

Ha vinto l'Air Avellino (69-73), che ha giocato una gara di grande intensità difensiva e che per prima ha preso in mano il match, non consentendo alla Premiata di vedere mai un vantaggio (a parte l'1-0 iniziale). I giocatori di Finelli hanno iniziato molto contratti, pagando la tensione per un tipo di gara da dentro o fuori, diversa da quelle tipiche da regular season e per tutti i 40', pur restando sempre in partita, non hanno mai rotto il ghiaccio, inseguendo, sempre inseguendo, senza però riuscire a dare la zampata liberatoria che avrebbe potuto cambiare il confronto radicalmente. E' stata la serata di un eccellente Vitali (23 punti con 4/6 da 3), l'unico ad entrare subito in partita ma anche delle grandi difficoltà al tiro e della serataccia di Thomas.

Alla fine ha vinto meritatamente la squadra che tutti definiscono la più in forma della Serie A, che ha fatto affidamento su una panchina molto lunga che alla fine ha avuto il suo peso (26 i falli commessi contro 18 della Sutor) e che ha avuto in Smith un eccellente protagonista.