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Incontro in Regione tra la “Antonio Merloni” e i sindacati nazionali

| ANCONA - Nella prossima riunione, a fine maggio, sarà esaminato il Piano formativo che l’Azienda dovrà redigere.

Disponibilità e massima apertura da parte della Regione Marche a valutare le migliori opportunità per la riqualificazione e formazione professionale dei lavoratori in cassa integrazione della “Antonio Merloni”. Le ha assicurate l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Ugo Ascoli nel corso dell’incontro di ieri, presso l’assessorato, richiesto appositamente alle Regioni Marche e Umbria dalla rappresentanze nazionali di FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL con l’Azienda ‘Antonio Merloni’, rappresentata dal direttore del personale, Luigi Viventi. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore alle Attività produttive della Regione Umbria, Mario Giovannetti, le organizzazioni sindacali regionali e le RSU locali.

In esame, infatti, era l’applicazione di un punto dell’accordo sul Piano industriale che prevede la riqualificazione e/o formazione professionale fino al 30% dei 1200 lavoratori in cassa integrazione per 2 anni, 600 nello stabilimento di Fabriano e 600 a Nocera Umbra.

“Vogliamo collaborare con tutte le parti – ha proseguito Ascoli - per assicurare un ruolo di garante dei diversi interessi in campo e realizzare interventi condivisi. Sarà utile vagliare, dunque , tutte le ipotesi per giungere ad un programma di riqualificazione di una quota di lavoratori, compresa, tra le altre, anche l’attivazione dei fondi interprofessionali, cioè quelli previsti congiuntamente da sindacati e impresa.”

L’Azienda Merloni si è impegnata a redigere un Piano formativo che tenga conto dei profili formativi e dei fabbisogni dei lavoratori attualmente in cassa integrazione, che sottoporrà a maggio all’esame dei Sindacati. Le Regioni, da parte loro, coinvolgeranno, in questa fase di intermediazione, rispettivamente le province di Ancona e Perugia.

L’Azienda “Antonio Merloni”, come ha ribadito Viventi, intende rispettare tutti i punti dell’accordo sottoscritto con i sindacati a novembre. “Stiamo passando da terzisti a produttori di marchi – ha riferito Luigi Viventi – per poter rilanciare l’azienda. E’ in corso una riorganizzazione interna per passare da una gestione padronale a una manageriale che richiede grande sforzo, ma non c’è alternativa a tale sfida. Qualsiasi contributo da parte delle istituzioni è da noi ben accetto”.

Secondo le organizzazioni sindacali, la riunione di ieri è servita per fare il punto della situazione e verificare la disponibilità delle istituzioni a cooperare nella realizzazione di progetti formativi.
A fine maggio, nuovo appuntamento in Regione con le parti sociali e tutte le istituzioni coinvolte, per definire, sulla base del Piano formativo concordato, linee comuni di intervento. 

10/03/2006





        
  



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