"Basta con l'Italia dei favori, si all'Italia dei valori" Può apparire sarcastico, ma riassume quanto espresso in sostanza questa mattina dai candidati dell'IDV sostenuti dal capogruppo alla camera Massimo Donadi.

Lavoro, lavoro lavoro: è questo il primo problema da risolvere per il partito dell'Italia dei valori pronto a rappresentare il Piceno in Regione per risollevarlo da una situazione di precariato occupazionale ed imprenditoriale.

Palma Del Zompo, Cinzia Peroni, Eldo Fanini, Dante Merlonghi, Sandro Donati: in ordine di presentazione ecco i candidati dell'IDV per la provincia picena che, come da copione in questa fase cruciale della campagna elettorale, si presentano con il proprio pezzo da novanta.

Il capogruppo alla Camera dell'IDV Massimo Donadi da Roma a San Benedetto del Tronto, per rafforzare e lanciare le candidature dell'IDV nelle prossime elezioni regionali. Presente in auditorium anche l'On. David Favia e Piergiorgio Butteri a sostegno di tutti i candidati della provincia picena.

Del noto marchio giustizialista, Massimo Donadi ne ha dato una nuova interpretazione in termini di pari opportunità soprattutto nel mondo del lavoro.
"Basta con l'Italia dei favori - dice Donati - l'Italia dei privilegi, e dei familismi".

Un bel sogno, verrebbe da dire, a cui Donadi tuttavia crede fermamente e a cui dedica questa campagna elettorale, dettando altresì la ricetta per contrastare una crisi ancora in corso: "la disoccupazione è giunta al 9% - dice il capogruppo alla Camera - siamo tra i paesi più poveri dell'occidente quanto a stipendi, si contano in questi ultimi due mesi ben 13 suicidi di imprenditori a causa di questa crisi".

E allora vediamo nel dettaglio la ricetta dell'IDV che potrebbe essere riassunta in termini numerici come il "teorema dei tre venti": "- 20% dell'aliquota irpef per agevolare le famiglie, 20% come imposta forfettaria degli utili da reinvestire in azienda; +20% per la tassazione sulle speculazioni finanziarie, una delle cause - osserva Donati - che frenano le banche nel credito alle imprese". Non ultima la cassa integrazione, che secondo l'IDV deve essere raddoppiata da 54 a 108 settimane.

Pochi ma salienti i restanti temi trattati in conferenza stampa riferiti alla politica locale come l'alleanza con l'UDC: "possibile a livello locale, lontana a livello nazionale - afferma Donati". Quanto alla rappresentatività, alcun candidato governatore per l'IDV compare nelle liste del centrosinistra: "i posti sono per noi l'ultima cosa". Infine sul tema delle energie alternative l'IDV esprime una posizione affine al PD: "No al nucleare, si al fotovoltaico anche come sbocco occupazionale, ma occhio ai regolamenti regionali e ai pannelli selvaggi".

Poche parole quelle espresse in ultimo sul caso Sandro Donati: "siamo un partito giovanissimo - spiega il capogruppo alla camera - è normale che in condizioni di trasformazione accelerata possano esserci momenti di confronto".