I rappresentanti del Nuovo Polo tengono a battesimo il neocandidato sindaco Calvaresi e spiegano alla città le ragioni di una scelta di discontinuità. La politica fa un passo indietro di fronte all'impegno dell'uomo che non proviene dalle sue fila, ma che si propone come alternativa al "bipolarismo coatto", quale terza via per i delusi a destra e a sinistra.

Marco Calvaresi mette tutti d'accordo: UDC, Rosa bianca, Liberal, FLI, DC Marche, nel versante politico, oltre alle due civiche, le liste Martinelli e Di Giovanni. Manca all'appello l'API, firmataria dell'accordo per la candidatura ma assente oggi, in quanto "in pausa di riflessione" come spiega l'ON. Ciccanti. "La missione sta nella spinta a tornare tra la gente - dicono in coro - a partire dalla base della società per costruire un governo che sia espressione dei bisogni dei sambenedettesi, per ridare loro la fiducia che hanno perso".

"Ho dismesso tutte le mie cariche rinunciando alle mie poltrone per mettermi a servizio della città e di questo sogno" dice Calvaresi "so di avere alle spalle gente che fa politica da sempre e che mi ha corteggiato e convinto sul programma". Tanto spazio ai giovani, da riportare ai valori di una vita sana attraverso lo sport, che avrà la sua cittadella e i suoi impianti degni di rispetto. Giovani a cui Futuro e Libertà dedica la formazione Generazione Futura, con lo scopo di catalizzare energie giovani a sostegno del candidato.

Attenzione alle donne, anima della società marinara, e nuovo impulso al commercio, al turismo e alla qualità della vita, ponendo l'accento sul rispetto dell'ambiente e il recupero dell'area portuale e della Sentina. Ma su tutto domina la priorità dell'occupazione, origine delle difficoltà economiche di tante famiglie, che faticano ad arrivare a fine mese. L'urbanistica fatta della valorizzazione dell'esistente, una città per tutti attraverso l'abbattimento delle barriere architettoniche, parcheggi veri - sfruttando la copertura dell'Albula.

Sanità in primissimo piano, per decidere del futuro di una grande San Benedetto, che torni pulsante di vita e davvero attraente. "La mia grande opera, ammesso che si faccia, è più strade e meno buche" ironizza Calvaresi, anche se il problema non sussiste in quanto voci fondate dell'ultima ora danno la Fondazione Carisap in ritirata da San Benedetto.

Poi citando Platone, si definisce né vivo né morto, ma uomo di mare. Il veliero è pronto con i suoi rematori: l'On. Ciccanti, Benito Rossi, Vittorio Santori, Luigi Orlandi, Domenico Fanini, Carlo Di Giovanni, l'ex sindaco Martinelli, Daniele Gibellieri, Daniele Silvetti, Valeriano Cameli, Antonella Malaspina sono pronti a salpare.

Levati gli ormeggi, l'avventura comincia. Si punta al cuore della città ma se ci fosse bonaccia su questa nuova via, di chi seguiranno le tracce i nostri impavidi? Saranno costretti chiedere asilo all'uno o l'altro degli altri due schieramenti in armi?