Ogni martedì alle 8, con altri giornali, il Corsera è sulla mia cattedra al servizio del progetto didattico il quotidiano in classe, che si propone di "sviluppare negli studenti una solida coscienza critica...ecc."

Oggi l'ho aperto ma subito (inventandomi l'improbabile urgenza di un confronto incrociato Boccaccio-Pirandello-Pasolini) l'ho infilato in borsa. Neppure quotidiani (?) come Libero, Il Giornale, La Padania, avrebbero potuto mettere insieme tanto squallore: dispiegate su due pagine piene - e che pagine! la 2 e la 3, non le...42-43! - le silhouettes del "tricointermittente" Silvio e del ciclopodista Romano.

Circondate di ben 26 (ventisei!) icone a zelantemente ragguagliare le masse su scabrosi dettagli, imprescindibili ai fini dell'orientamento elettorale, riguardanti: indumenti intimi abitualmente indossati o comunque preferiti dai due campioni - boxer per Silvio, slip per Romano; abbigliamento notturno (pigiama o camicia da notte; Silvio non indossa nè l'uno nè l'altra ma tranquilli, resta al di là di ogni tentazione); il numero delle rispettive calzature - conoscenza da più parti richiesta a gran voce; e poi il tapis roulant del prof., i panini e le pizzette, i cappelletti in brodo eccetera.

Non vedrò i gladiatori in duello stasera, metterò il sacco di jùta al televisore, dovrà durare almeno fino al 9 aprile. Sarà il caso di infilare - per sempre - anche il Corsera nel sacco di jùta.