Programma annuale per loccupazione 2006
| ANCONA - Approvato oggi dalla giunta regionale, con uno stanziamento di 21 milioni e 600 mila euro
Con uno stanziamento di 21 milioni e 600 mila euro, tra risorse statali, regionali e del Fondo Sociale Europeo, la giunta regionale ha licenziato oggi il Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro. Un piano di interventi corposo che regolerà, secondo precisi obiettivi e progetti, l’attività di governo delle politiche regionali del lavoro per il 2006.
“Un atto non certo di puro indirizzo – ha spiegato l’assessore, Ugo Ascoli – che detta invece precise ed operative linee di intervento, entrando nel dettaglio dei progetti da portare avanti. E’ un piano caratterizzato da un giusto bilanciamento tra l’attenzione data alle fasce deboli del mercato del lavoro, così come alle imprese, elementi che devono ormai camminare in maniera convergente, soprattutto nel campo della formazione. Un documento condiviso e approvato all’unanimità dagli organismi di concertazione- ha proseguito Ascoli- che si ispira naturalmente alle priorità del Piano triennale del lavoro, individuando i settori a cui dedicare un livello di attenzione più alto – dagli over 40 al precariato femminile, alle fasce svantaggiate, alla forza lavoro giovane, alla formazione e alle agevolazioni alle imprese- e che innova in molte parti, come ad esempio l’aver previsto percorsi formativi e di aggiornamento anche per gli imprenditori artigiani, agricoli e del terziario.
Anche la quantità di risorse a disposizione ci permette di programmare gli interventi con buone prospettive e margini di realizzazione.“
Dieci le macroaree e quindi gli obiettivi stabiliti dal programma annuale. Si punterà innanzitutto ad aumentare la “buona occupazione”, nell’ottica di ridurre la precarietà del lavoro femminile. Per questo intervento, anche attraverso uno specifico progetto integrato di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sono stati assegnati 900 mila euro. Stessa cifra destinata anche al progetto di “inserimento lavorativo con sostegno al reddito” nell’ambito dell’obiettivo della promozione dell’inserimento dei lavoratori svantaggiati, per il quale sono stati accantonati circa 2 milioni e mezzo. Grande attenzione è dedicata anche alla promozione e valorizzazione dell’apprendistato professionalizzante che oltre a godere di circa 4 milioni di risorse statali, sarà dotato anche di risorse aggiuntive regionali pari a 357 mila euro. Cinque milioni e 265 mila euro assegnati alla ‘partita’ della formazione continua nel pubblico e nel privato, e di tali risorse, circa 500 mila sono dedicate alla formazione superiore nel settore della meccanica.
Una maggiore spinta sarà impressa agli interventi per l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani con medio –alto livello di istruzione: 1 milione e 870 mila euro. La maggior parte delle risorse destinate ai corsi di specializzazione, e poi formazione per “energy manager”, ma anche per attori e artisti della scena nazionale e per operatori di servizi culturali. Un particolare sostegno anche agli interventi per favorire il passaggio generazionale d’impresa, così come per affrontare le situazioni di crisi attraverso i contratti di solidarietà difensivi, per i quali sono destinati 850 mila euro. Tra gli altri obiettivi, non meno fondamentali, il potenziamento e qualificazione dei servizi pubblici all’impiego (1 milione e 260 mila euro), in cui si segnala la costruzione di un database finalizzato a conoscere le caratteristiche delle famiglie e del mercato del lavoro. Particolare attenzione, a consolidamento di quanto avviato con i precedenti piani del Lavoro, ai lavoratori disabili attraverso percorsi mirati: a tal riguardo la Regione ha stanziato 2 milioni e 687 mila euro. Infine, le azioni di inserimento e integrazione per gli immigrati: formazione e riqualificazione per gli occupati in agricoltura e uno specifico progetto per le badanti.
“Un atto non certo di puro indirizzo – ha spiegato l’assessore, Ugo Ascoli – che detta invece precise ed operative linee di intervento, entrando nel dettaglio dei progetti da portare avanti. E’ un piano caratterizzato da un giusto bilanciamento tra l’attenzione data alle fasce deboli del mercato del lavoro, così come alle imprese, elementi che devono ormai camminare in maniera convergente, soprattutto nel campo della formazione. Un documento condiviso e approvato all’unanimità dagli organismi di concertazione- ha proseguito Ascoli- che si ispira naturalmente alle priorità del Piano triennale del lavoro, individuando i settori a cui dedicare un livello di attenzione più alto – dagli over 40 al precariato femminile, alle fasce svantaggiate, alla forza lavoro giovane, alla formazione e alle agevolazioni alle imprese- e che innova in molte parti, come ad esempio l’aver previsto percorsi formativi e di aggiornamento anche per gli imprenditori artigiani, agricoli e del terziario.
Anche la quantità di risorse a disposizione ci permette di programmare gli interventi con buone prospettive e margini di realizzazione.“
Dieci le macroaree e quindi gli obiettivi stabiliti dal programma annuale. Si punterà innanzitutto ad aumentare la “buona occupazione”, nell’ottica di ridurre la precarietà del lavoro femminile. Per questo intervento, anche attraverso uno specifico progetto integrato di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sono stati assegnati 900 mila euro. Stessa cifra destinata anche al progetto di “inserimento lavorativo con sostegno al reddito” nell’ambito dell’obiettivo della promozione dell’inserimento dei lavoratori svantaggiati, per il quale sono stati accantonati circa 2 milioni e mezzo. Grande attenzione è dedicata anche alla promozione e valorizzazione dell’apprendistato professionalizzante che oltre a godere di circa 4 milioni di risorse statali, sarà dotato anche di risorse aggiuntive regionali pari a 357 mila euro. Cinque milioni e 265 mila euro assegnati alla ‘partita’ della formazione continua nel pubblico e nel privato, e di tali risorse, circa 500 mila sono dedicate alla formazione superiore nel settore della meccanica.
Una maggiore spinta sarà impressa agli interventi per l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani con medio –alto livello di istruzione: 1 milione e 870 mila euro. La maggior parte delle risorse destinate ai corsi di specializzazione, e poi formazione per “energy manager”, ma anche per attori e artisti della scena nazionale e per operatori di servizi culturali. Un particolare sostegno anche agli interventi per favorire il passaggio generazionale d’impresa, così come per affrontare le situazioni di crisi attraverso i contratti di solidarietà difensivi, per i quali sono destinati 850 mila euro. Tra gli altri obiettivi, non meno fondamentali, il potenziamento e qualificazione dei servizi pubblici all’impiego (1 milione e 260 mila euro), in cui si segnala la costruzione di un database finalizzato a conoscere le caratteristiche delle famiglie e del mercato del lavoro. Particolare attenzione, a consolidamento di quanto avviato con i precedenti piani del Lavoro, ai lavoratori disabili attraverso percorsi mirati: a tal riguardo la Regione ha stanziato 2 milioni e 687 mila euro. Infine, le azioni di inserimento e integrazione per gli immigrati: formazione e riqualificazione per gli occupati in agricoltura e uno specifico progetto per le badanti.
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14/03/2006
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