Verso il voto: lettera aperta del Presidente della Confcommercio Provinciale, Benito Calvaresi
Ascoli Piceno | Indirizzata a tutte le forze più rappresentative istituzionali, politiche ed economiche.
di Benito Calvaresi
Approssimandosi la tornata delle elezioni amministrative, ritengo utile dare qualche piccolo suggerimento ai nostri politici, più o meno avvezzi alle promesse preelettorali, per tentare, sperare o riuscire a risolvere, anche solo in minima parte, la grave crisi occupazionale del nostro territorio provinciale:
Riqualificare i centri storici ed i paesi della costa e dell'interno, valorizzandone le peculiarità ambientali e storico culturali.
Trasformare i centri storici in strutture attive, non isolate, ma capaci di inserirsi in una rete culturale di ampio respiro, capace di produrre sviluppo e reddito consolidato.
Creare, come avviene da tempo all'estero, una forte identificazione tra il centro cittadino e l'identità della città, incentivando l'attenzione verso le attività economiche, in particolar modo quelle commerciali, lì presenti.
Definire politiche per il commercio, nelle quali, finalmente, la pubblica amministrazione conosca le caratteristiche delle imprese commerciali, gli indirizzi merceologici ed i soggetti imprenditoriali che le guidano, senza dimenticare le dinamiche della clientela, potrebbero essere parti integranti di un programma politico economico e sociale.
Strategie e metodologie, sempre da includere nei suggerimenti sopramenzionati, per dare al nostro territorio la possibilità di creare posti di lavoro nel turismo: adoperarsi, spendendo ogni risorsa e potenzialità, per ottenere qualche Bandiera Blu ed Arancione in più.
Vediamo come.
Per ottenere la Bandiera Blu e mantenerla anche l'anno seguente e l'anno seguente ancora, è necessario lavorare duramente, in varie direzioni per: tutelare la balneabilità delle acque, pubblicizzando poi i risultati delle analisi; vigilare correttamente sugli stabilimenti balneari con personale di salvamento qualificato; avere depuratori cittadini perfettamente efficienti ed in rete con gli altri a monte e non occasionali come accade oggi per una maggiore redditività globale del territorio; assicurare un sistema fognario in ottime condizioni, estese isole pedonali, almeno nel periodo estivo, piste ciclabili ed un traffico autoveicolare corretto; agevolare iniziative architettoniche per i disabili e curare l'arredo urbano. Tutto ciò potrebbe creare, se ben organizzato in una strategia di sviluppo del turismo, posti di lavoro e benessere per l'intero nostro territorio.
E se non si è un paese della costa, bensì dell'interno?
Non ci dovrebbero essere problemi, perché esiste la Bandiera Arancione, che premia il turismo sostenibile e la tipicità dei luoghi, con particolare attenzione alle strutture di accoglienza, all'assetto ambientale, ai servizi ricettivi ed, anche in questo caso, al decoro urbano. I paesi che vogliono confermare o ottenere per la prima volta la Bandiera Arancione devono puntare ogni loro risorsa verso la valorizzazione del territorio, allo scopo di aprirsi ad un turismo intelligente, il cosiddetto ecoturismo. Ed allora, le amministrazioni pubbliche locali devono mirare a promuovere, difendere e rendere nota la loro terra.
Alla Bandiera Arancione si può sposare, per logica conseguenza, il Bed and Breakfast: ed ecco, ancora una volta, l'occasione per Provincia, Comune ed Associazioni di settore, di creare un prodotto unico e riconoscibile, partendo dal proprio territorio.
Ottenere la Bandiera Arancione significa, per il centro cittadino in questione, fornire al turista la possibilità di ricevere un passaporto speciale, con visto di benvenuto, promozioni, sconti immediati ed un piccolo timbro che, sommato ad altri tre di paesi appartenenti a due regioni diverse, dà la possibilità di usufruire di un VOUCHER di 50 Euro (questo non è un'invenzione del sottoscritto, ma una promozione già attuata sul nostro territorio e che sta dando, con la giusta comunicazione, ottimi risultati economici e sociali). Nella Provincia di Ascoli Piceno, solo Monterubbiano e Ripatransone hanno la Bandiera Arancione.
Chiediamoci perché, anzi chiediamolo ai nostri politici, prima delle elezioni e poi ricordiamoglielo, a giochi fatti, nella speranza che non siano tentati come sempre di "inventare" le solite promesse, vedi traforo Ascoli Amandola, bretella per Teramo, ferrovia dei due mari, lo sfruttamento migliore della Sentina, altrimenti ci ammaleremo definitivamente di declino economico e territoriale.
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16/03/2004
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