Dopo aver premesso un deficit di comunicazione che ha dato adito alle voci più disparate, il Direttore dell'Area Vasta 5 Giovanni Stroppa fa luce sulla spinosa questione che aveva allarmato i grillini. "Cardiologia non chiuderà", è categorico a riguardo Stroppa, che sottolinea - insieme al responsabile del progetto Remo Appignanesi - gli oneri e gli onori dell'attuazione del progetto sanitario regionale, "fondato sui principi di diversificazione delle funzioni e integrazione con il territorio". Tradotto in altri termini, i posti letto del reparto di cardiologia, che tale rimarrà senza cedere a derive ambulatoriali, insieme a quelli della MURG (medicina d'urgenza) sono dedicati alle acuzie secondo il principio della intensità della cura e non della specializzazione.

"Anche se l'equipe cardiologica sambenedettese si occuperà degli infarti non stemi, ossia di quelli semplici che non richiedono l'intervento con emodinamica, nei cui casi il paziente viene trasportato ad Ascoli. Niente di nuovo, tutto secondo l'iter regionale, quindi la dualità dei due primari si giustifica in quanto a San Benedetto sarà riservata la copertura territoriale finalizzata agli interventi extraospedalieri. Ma restano i nove cardiologi secondo una copertura 24 h, con la possibilità di cure intensive in degenza" spiegano al Madonna del Soccorso.

Grande ruolo gioca il pronto soccorso, che si accolla la gestione e la destinazione delle urgenze. Se questo "rientra nella fisiologia della struttura", molto spesso "i casi che diventano disperati fanno registrare un ritardo nella segnalazione dei sintomi e del conseguente ricorso al soccorso" ricorda Appignanesi. "In queste circostanze un'azione tempestiva nella durata del miocardio (tempo di vita del cuore che misura circa novanta minuti) determina la sopravvivenza dei pazienti".

Non solo cardiologia, eccellenza che va tutelata e implementata, ma si lavora sodo affinché presto si insedino anche i primari : del 118, geriatria, oculistica, otorinolaringoiatria, anestesia. Entro maggio - promette ancora Stroppa - verrà inaugurata rianimazione, mentre nel mese di aprile saranno identificati i nuovi capi dipartimento.

Grande attenzione nel seguire il corso dei tempi e dare seguito alle riforme che si rendono necessarie per il rispetto del piano sanitario regionale. Martedì 26 il passaggio con i sindacati per la condivisione del progetto, "realizzato con tutti i professionisti per il bene del territorio, ottemperando agli impegni imposti dalla Regione", con l'attenzione rivolta alla salvaguardia delle eccellenze e l'ottimizzazione delle risorse.

"Il paziente ha bisogno dell'ospedale più giusto, non di quello più vicino" scandisce Appignanesi. Se - fatti i conti con le esigenze di risparmio forzato e ottimizzazione d'urgenza - i due aspetti coincidessero, non ci sarebbero i presupposti della stessa area vasta.