La verità di Maria Antonieta
San Benedetto del Tronto | Maria Antonietta "Sassi"
di
Maria Antonietta
"Sassi"
Sassi come abbracci. Sono le parole spesso dure di Maria Antonietta, al secolo Letizia Cesarini da Pesaro, classe 1987, punk evangelica quasi in missione per conto di Dio che oggi cerca la conferma dopo il bell'esordio omonimo di due anni fa prodotto dal bravo Dario Brunori (Brunori Sas).
Con una voce e un timbro di aspra dolcezza Maria Antonietta mette insieme, con le dovute distanze, Noemi e Nada e, a momenti. la forza della sua voce e delle sue parole schiaccia entrambe nella brevità di dieci canzoni che insieme non arrivano a trenta minuti. "Io se fossi diversa comprenderei con facilità, sopporterei con facilità ma ti prometto che molto presto scomparirai un po' come scompare tutto il resto ed io non starò li a guardarti fino a consumarmi gli occhi". Sono questi i versi della canzone che chiude un disco breve ma molto, molto intenso che dimostra un crescente lavoro nella propria autodeterminazione, (l'IO è il soggetto principale di ogni canzone) come lasciava capire nel piccolo esordio autoprodotto, lanciato col nome di Marie Antoinette ("lei che vuole succhiare il tuo giovane sangue") nella declamazione confessionale di versi di Silvia Plath. Le tracce del punk più duro dell'esordio emergono qua e là in "Ossa" ("Io sono le ossa che non puoi spezzare più") e, parzialmente, in "Ombra" ("Io quelli che amo li rimprovero e poi li castigo solo per verificare se mi amano per sempre da rimanere....La felicità proietta sempre un'ombra lunga") ma non mancano le aperture verso bei respiri melodici che, a contrasto, sottolineano dure invettive contro il mondo come nel caso di "Tra me e tutte le cose" ("vorrei ci fossero miliardi di chilometri tra me e tutte le cose") o "Giardino comunale" ("io sono gli alberi del giardino comunale e continuerò a fare quello che mi pare") o nella bella apertura di "Galassie" ("Io non ti credo anche se non sono Dio scelgo solo per me").
C'è una disperata ossessione alla ricerca della verità ("La verità non si contiene e non fa sconti di nessun genere") in queste canzoni di Maria Antonietta, una donna e un'artista che si sente un po' aliena, diversa, animale, demone che vuole restare sveglia la notte per non arrendersi all'abbandono del sonno. E nonostante la durezza di certe parole "Sassi" rimane una raccolta di canzoni dalla forte riflessività religiosa che va oltre le citazioni bibliche che traspaiono da molti versi, in primis la canzone che suggerisce il titolo "Sassi" ("c'è un tempo per lanciare i sassi e un tempo per raccoglierli...c'è un tempo per astenersi dagli abbracci e un tempo per gli abbracci...il mio è arrivato oggi").
Maria Antonietta è una bella speranza per il futuro.
Voto 7,5/10
in concerto stasera al Déjà Vu di Sant'Egidio alla Vibrata e domani al Circolo degli Artisti di Roma
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20/03/2014
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