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Il Sora batte la Fermana 2 a 0. Sfumano al Recchioni tre punti d’oro ai fini salvezza.

Grottammare | La Fermana di oggi non è stata la squadra che ha battuto il Giulianova. Lenta e prevedibile, cede la posta in palio ad un Sora più motivato e convincente.

di Paolo Gaudenzi

FERMANA: Chiodini, Micallo, Tinazzi (al 42° s.t. Scarlato), Ceccobelli, Di Bari, Cotroneo, Staffolani, Testa, Bucchi (per infortunio, al 35° p.t. Nardoni), Vitali, Smerilli. A disposizione: Scotti, Bisello Ragno, Monti, Pirro, Romualdi. All.re Sig. Marco CARI.

SORA: Ripa, Fumai, Morleo (al 8° s.t. Ghidini), Bricca, Parisi, Carnevali, Luciani, Ferraresi, Magliocco, Campo (al 40° s.t. Sorbino), Luiso (al 35° s.t. Corallo). A disposizione: Di Girolamo, Caputo, Cianfarani, Mea Miguel. All.re Sig. Ezio CAPUANO.

Arbitro: G. Stallone di Foggia, assistenti sig.ri M. Maccarone di Chieti e G. Chiari di Terni.

Ammoniti: Testa al 24° s.t. (F), Carnevali al 44° p.t. e Ghidini al 26° s.t. (S). Nessun espulso, angoli 8 a 3 per la Fermana.

Marcatori: Magliocco su rigore al 33° e Corallo al 47°, entrambi nella ripresa.

Ripetere la gara di domenica scorsa contro il Giulianova e vincere, significava ipotecare seriamente un posto al sole, ossia mettersi al riparo dai risucchi play out di classifica. Gli ingredienti che richiamavano il copione di sette giorni fa c’erano tutti: il sole, il calore dei tifosi, l’avversario (classifica alla mano) abbordabile. Nonostante ciò ad avere la meglio sono stati gli ospiti del Sora, più motivati e lucidi rispetto ad una Fermana probabilmente più rilassata.

Non bastano le assenze di Mengoni e l’infortunio a fine primo tempo di Bucchi a giustificare lo stop di oggi, l’atteggiamento più battagliero, e sull’uno a zero abbondantemente oltre il regolamento, degli uomini di Capuano, hanno avuto la meglio su quelli di Marco Cari, salvati più volte dal portiere-capitano Chiodini come al 5° di gioco su tiro ravvicinato di Campo, sul tiro dalla distanza di Morleo e soprattutto al 32° quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Luiso colpisce da pochi passi costringendo lo stesso numero uno canarino alla provvidenziale parata in corner. Da registrare, sempre per gli ospiti, la traversa di Luciani alla mezz’ora.


La Fermana del primo tempo si vede nella punizione defilata battuta all’8°. Sugli sviluppi libera la difesa bianco-nera, la palla giunge a Vitali che spara ma alto di poco. Lo stesso Vitali si ripete, stavolta concludendo debolmente tra le braccia di Ripa, dopo aver ricevuto la sponda di Staffolani. Ruba palla Smerilli sulla sinistra e fugge sul fondo, il cross però è preda dell’uscita a terra di Ripa, portiere ospite nativo di Porto San Giorgio.

Finisce così il primo tempo con la Fermana più manovriera ma con il Sora titolare delle occasioni più pericolose. La ripresa fa registrare la fuga di Magliocco sulla fascia, il cross a centro area per Luiso e si ripete quanto visto nella prima parte di gara: incornata a pochi metri dalla linea di Pasquale "Toro di Sora" Luiso e nuovo miracolo di Chiodini. Al 23° nuova parata plastica di Chiodini sulla punizione calciata da Magliocco. La Fermana offende sul tema del lancio di Ceccobelli a cercare Staffolani ma invano, allora gli uomini di Cari si riorganizzano cercando il fraseggio corto e lo scambio palla a terra pur riconoscendo le difficoltà imposte dal Sora, abile a chiudere ogni spazio.

Al 32° l’azione che cambia l’inerzia del match: attacco del Sora sulla fascia destra, palla messa al centro dove Di Bari, nel tentativo di evitare il tap-in vincente di Luiso, lo strattona provocando il calcio di rigore. Si presenta sul dischetto Magliocco che, freddamente, spiazza Chiodini per il vantaggio ospite.

La Fermana cerca di reagire subito e lo fa con la punizione di Smerilli che però non impensierisce Ripa. La partita si incattivisce, Ghidini entra duro su Tinazzi e il direttore di gara ha il suo bel da fare per placare gli animi. Cari si sgola da bordo campo; l’imperativo è non cadere psicologicamente nella trappola del Sora anzi, il "must" è rimanere lucidi per riorganizzare la controffensiva.

Il tentativo di giungere all’uno a uno però, è più dettato dalla foga che dal raziocinio tattico: mischia in area sugli sviluppi di corner e tiro da tergo di Cotroneo per la parata di Ripa, nuova mischia in area ciociara fermata per gioco pericoloso dall’arbitro e, sugli sviluppi di un nuovo corner, colpo di testa di Vito Di Bari ma l’impeccabile Ripa è ancora una volta baluardo insuperabile.

Nel cuore del forcing fermano, Scarlato, a nostro avviso, subisce fallo sulla propia tre quarti perdendo palla. Il sig. Stallone fa proseguire, la sfera giunge a Corallo che, insidiatosi in area, lascia partire un diagonale diretto sul secondo palo, dove si infrange prima di superare la fatidica linea bianca.

E’ il raddoppio ospite, coincidente con il secondo minuto di recupero. L’ultimissimo scampolo di gara fa registrare l’ennesimo assalto canarino alla porta laziale. Nella nuova mischia in area, annotiamo anche un contatto palla-braccio da parte di un difensore in maglia bianco-nera non trasformato in rigore dal direttore di gara. Sarebbe stato comunque troppo tardi per riequilibrare le sorti di una gara ormai in mano ad un Sora più lucido ed organizzato rispetto alla Fermana vista oggi al Bruno Recchioni.

20/03/2005





        
  



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