"Ciò che deve essere chiaro a tutti, nel dibattito sulle zone D2 e sul Commercio in genere, è che il centro  destra ha nel suo DNA due principi sui quali non vuole debordare: libera concorrenza e rispetto delle competenze del diritto e della politica. Entro queste due leggi capitali dobbiamo lavorare di più per dare una risposta non episodica, non di facciata, ma coerente ed organica". Fatta la premessa, il vice coordinatore di Forza Italia, Nazzareno Pompei, aggiunge i 4 punti cardine:

"Il commercio al minuto e il piccolo commercio sono le prime fonti di reddito della città e devono essere tutelate; le norme sulle zone D2 sono state interpretate a scapito del piccolo commercio, tanto che le concessioni rilasciate sono state oggetto di indagini giudiziarie; langue il commercio all'ingrosso e si riducono i servizi accessori al commercio al minuto, fattori importanti che permettono uno sviluppo commerciale più equilibrato ed indipendente dal mega centro commerciale; bisogna mettere in condizione il commercio al minuto e il piccolo commercio di svilupparsi creando un sistema di investimenti nei seguenti settori: vie di accesso alla città e viabilità; parcheggi; arredo urbano; operazioni di marketing, che attirino in città più utenza possibile.

Forza Italia si sta adoperando per il piccolo commercio e per commercio al minuto e proporrà di creare un nucleo di valutazione, perché ci rendiamo conto che la soluzione ai problemi del Commercio riguardano una complessità di azioni alle quali debbono cooperare, fin dall'inizio, diversi Assessorati e Dirigenti. Non siamo come la Sinistra che, pur di far vedere che esiste, propone tutto il contrario di quello che ha fatto per anni, compreso l'ex vice sindaco Giovanni Gaspari, presidente della Commissione Edilizia. Per anni hanno interpretato le norme urbanistiche sulle zone D2 ad uso e consumo e negato una interpretazione organica e definitiva della normativa. Ora - conclude il vice coordinatore di F.I. - vogliono ridurre un diritto da sempre concesso ed in abbondanza".