Attività Sociali ed Educative: una nota al Comissario Iappelli
San Benedetto del Tronto | Un gruppo di dipendenti scrivono in merito alle Notizie di stampa e volantino FP CGIL sul Settore Attività Sociali ed Educative.
Da qualche tempo, nostro malgrado, ci troviamo a dover fronteggiare diversi spiacevoli accadimenti, contraddistinti evidentemente dall'unico comun denominatore di screditare professionalmente il Settore Attività Sociali ed Educative di questo Comune e coloro che vi operano.
Si va dagli articoli di stampa su presunte "botte da orbi" - innescati dal comportamento di un paio di dipendenti - alle incredibili dichiarazioni del coordinatore dell'ambito sociale 21 tendenti a sminuire e financo a scippare attività e servizi svolti da anni da questo Settore, fino al recente ed inqualificabile volantino della CGIL-Segreteria Provinciale FP che dipinge un settore ingovernabile, nel caos, a causa di un dirigente descritto come un incapace in preda a delirio di onnipotenza, reo di essersi lanciato "in accuse gratuite contro le conquiste sindacali" per essersi semplicemente permesso di riportare - in una propria determina di riorganizzazione del servizio - la seguente frase: "RICORDATO che proprio posizioni vetero-sindacal-garantiste tese a conservare posizioni immutabili di privilegio di ogni dipendente hanno provocato i più grossi guasti e le passate notorie inefficienze della P.A."
Appare evidente come l'espressione impiegata, nel contesto nella quale è inserita, non fa altro che esprimere una valutazione storico-giuridico-sociologica sull'evoluzione dello stesso sindacato rispetto a posizioni retaggio di un lontano passato - espressione rintracciabile in diverse riviste e manuali di diritto del lavoro e amministrativo - condivisibile o meno, ma in alcun modo lesiva dei diritti o riduttiva delle tutele dei dipendenti, né tanto meno suscettibile di far derivare, o anche solo condizionare, in qualche modo, le decisioni assunte poi con il dispositivo della determinazione in questione.
Non si comprende quindi il motivo di una reazione così sproporzionata e rabbiosa, se non, da un lato, con la scarsa conoscenza della situazione reale da parte del segretario provinciale della FP CGIL (evidentemente mal consigliato) e dall'altro, con la precisa, persistente volontà da parte di alcuni (dipendenti dell'Ente) di gettare fango sul settore attività sociali ed educative e su altri lavoratori pubblici (forse meno degni della considerazione da parte della RSA-CGIL?) che quotidianamente, in silenzio, si impegnano affinché venga garantita agli utenti di questa città un complesso copioso di attività e servizi particolarmente delicati (assistenza ai disabili, attraverso i centri diurni Cediser e Biancazzurro, Casa Famiglia, assistenza domiciliare, assistenza scolastica, borse-lavoro, assistenza indiretta, interpretariato per i non udenti; assistenza agli anziani attraverso il Centro Sociale Primavera, Disco Verde, soggiorni termali e montani, assistenza domiciliare, numero verde, attività motoria, trasporto agevolato; interventi a favore dei minori e dei giovani, attraverso gli asili nido, informagiovani, Centrogiovani, assistenza domiciliare educativa a minori multiproblematici, centri di accoglienza e rimotivazione, centri ricreativi estivi, servizio doposcuola, biennale Adriatica Arti Nuove, sostegno economico, buoni pasto, buoni libri; servizi scolastici, attraverso il trasporto degli alunni, mense, servizio animazione mense, servizi scolastici integrativi; sostegno alla famiglia e lotta al disagio
socio-economico, attraverso gli assegni al nucleo familiare-L. 448/98, assegno di maternità, interventi a sostegno della famiglia-Lr 30/98, centro per le famiglie, assistenza domiciliare adulti, contributi per disagio economico, sostegno per soggetti in istituto; servizi di consulenza e di informazione per favorire l'integrazione sociale degli immigrati, attraverso l'attività del Centro Servizio Immigrati, consulta comunale per l'immigrazione, sostegno linguistico agli alunni stranieri, iniziative multiculturali; gestione dei servizi cimiteriali, tumulazione, acquisto loculi, luce votiva, cremazione, esumazione, traslazioni resti, concessioni loculi e cappelle gentilizie ecc.) e che, in cambio, si trovano a dover subire trasferimenti di personale in altri settori e pensionamenti senza sostituzioni, l'eliminazione di "posizioni organizzative" e, dulcis in fundo, i reiterati tentativi da parte di taluni (per ultimo i RSA-CGIL) di destabilizzare il settore, irridendo alla competenza del suo dirigente e sostenendo dipendenti che, dopo aver beneficiato di vantaggi personali - quali subitanee progressioni verticali o part-time particolari - hanno posto in essere atti di dileggio dell'organizzazione gerarchica, plateali gesti di insubordinazione e atteggiamenti tendenti a minare la coesione del settore stesso.
Considerato che i dipendenti di questo settore non hanno il tempo di curare "relazioni sociali strumentali all'autopromozione",dovendo di contro profondere tutto il proprio impegno nell'attività silenziosa e invisibile dell'assistenza alle fasce più deboli della popolazione - dimora degli "ultimi" e degli "invisibili - si chiede a Lei, rappresentante istituzionale dell'Ente Locale, di tutelarne pubblicamente la dignità professionale in quanto strettamente legata all'immagine stessa ed alla credibilità del Comune, al quale fa riferimento l'intera cittadinanza.
Si va dagli articoli di stampa su presunte "botte da orbi" - innescati dal comportamento di un paio di dipendenti - alle incredibili dichiarazioni del coordinatore dell'ambito sociale 21 tendenti a sminuire e financo a scippare attività e servizi svolti da anni da questo Settore, fino al recente ed inqualificabile volantino della CGIL-Segreteria Provinciale FP che dipinge un settore ingovernabile, nel caos, a causa di un dirigente descritto come un incapace in preda a delirio di onnipotenza, reo di essersi lanciato "in accuse gratuite contro le conquiste sindacali" per essersi semplicemente permesso di riportare - in una propria determina di riorganizzazione del servizio - la seguente frase: "RICORDATO che proprio posizioni vetero-sindacal-garantiste tese a conservare posizioni immutabili di privilegio di ogni dipendente hanno provocato i più grossi guasti e le passate notorie inefficienze della P.A."
Appare evidente come l'espressione impiegata, nel contesto nella quale è inserita, non fa altro che esprimere una valutazione storico-giuridico-sociologica sull'evoluzione dello stesso sindacato rispetto a posizioni retaggio di un lontano passato - espressione rintracciabile in diverse riviste e manuali di diritto del lavoro e amministrativo - condivisibile o meno, ma in alcun modo lesiva dei diritti o riduttiva delle tutele dei dipendenti, né tanto meno suscettibile di far derivare, o anche solo condizionare, in qualche modo, le decisioni assunte poi con il dispositivo della determinazione in questione.
Non si comprende quindi il motivo di una reazione così sproporzionata e rabbiosa, se non, da un lato, con la scarsa conoscenza della situazione reale da parte del segretario provinciale della FP CGIL (evidentemente mal consigliato) e dall'altro, con la precisa, persistente volontà da parte di alcuni (dipendenti dell'Ente) di gettare fango sul settore attività sociali ed educative e su altri lavoratori pubblici (forse meno degni della considerazione da parte della RSA-CGIL?) che quotidianamente, in silenzio, si impegnano affinché venga garantita agli utenti di questa città un complesso copioso di attività e servizi particolarmente delicati (assistenza ai disabili, attraverso i centri diurni Cediser e Biancazzurro, Casa Famiglia, assistenza domiciliare, assistenza scolastica, borse-lavoro, assistenza indiretta, interpretariato per i non udenti; assistenza agli anziani attraverso il Centro Sociale Primavera, Disco Verde, soggiorni termali e montani, assistenza domiciliare, numero verde, attività motoria, trasporto agevolato; interventi a favore dei minori e dei giovani, attraverso gli asili nido, informagiovani, Centrogiovani, assistenza domiciliare educativa a minori multiproblematici, centri di accoglienza e rimotivazione, centri ricreativi estivi, servizio doposcuola, biennale Adriatica Arti Nuove, sostegno economico, buoni pasto, buoni libri; servizi scolastici, attraverso il trasporto degli alunni, mense, servizio animazione mense, servizi scolastici integrativi; sostegno alla famiglia e lotta al disagio
socio-economico, attraverso gli assegni al nucleo familiare-L. 448/98, assegno di maternità, interventi a sostegno della famiglia-Lr 30/98, centro per le famiglie, assistenza domiciliare adulti, contributi per disagio economico, sostegno per soggetti in istituto; servizi di consulenza e di informazione per favorire l'integrazione sociale degli immigrati, attraverso l'attività del Centro Servizio Immigrati, consulta comunale per l'immigrazione, sostegno linguistico agli alunni stranieri, iniziative multiculturali; gestione dei servizi cimiteriali, tumulazione, acquisto loculi, luce votiva, cremazione, esumazione, traslazioni resti, concessioni loculi e cappelle gentilizie ecc.) e che, in cambio, si trovano a dover subire trasferimenti di personale in altri settori e pensionamenti senza sostituzioni, l'eliminazione di "posizioni organizzative" e, dulcis in fundo, i reiterati tentativi da parte di taluni (per ultimo i RSA-CGIL) di destabilizzare il settore, irridendo alla competenza del suo dirigente e sostenendo dipendenti che, dopo aver beneficiato di vantaggi personali - quali subitanee progressioni verticali o part-time particolari - hanno posto in essere atti di dileggio dell'organizzazione gerarchica, plateali gesti di insubordinazione e atteggiamenti tendenti a minare la coesione del settore stesso.
Considerato che i dipendenti di questo settore non hanno il tempo di curare "relazioni sociali strumentali all'autopromozione",dovendo di contro profondere tutto il proprio impegno nell'attività silenziosa e invisibile dell'assistenza alle fasce più deboli della popolazione - dimora degli "ultimi" e degli "invisibili - si chiede a Lei, rappresentante istituzionale dell'Ente Locale, di tutelarne pubblicamente la dignità professionale in quanto strettamente legata all'immagine stessa ed alla credibilità del Comune, al quale fa riferimento l'intera cittadinanza.
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24/03/2006
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