Era più che prevedibile, anzi  certo che , visto il particolare momento di tensione internazionale, il Consiglio Comunale convocato lo scorso 24 marzo si sarebbe occupato quasi totalmente della situazione in Iraq. Lo ha fatto con forza  tanto che tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione, all'unanimità, hanno votato la mozione per riaffermare con determinazione  il no al conflitto  in atto in Iraq.

Il Sindaco, On. avv. Orlando Ruggieri, ha comunicato che sabato 29 marzo sarà presente in forma ufficiale, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale di Monteprandone sia alla S.Messa , presso il Santuario"Santa Maria delle Grazie" , presieduta dal Vescovo diocesano, mons. Gervasio Gestori, sia alla marcia per la pace che partirà dal Santuario, dove riposano le spoglie mortali di San Giacomo della Marca strenue ambasciatore di pace. Monteprandone, assurge così al ruolo di capitale della pace nel piceno.

La mozione a tal proposito inizia in questo modo: "Il Consiglio Comunale di Monteprandone a norma dell'art.11 della Costituzione Italiana che recita  l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie nazionali&", esprime l'auspicio di un'immediata cessazione delle ostilità e della riconduzione della controversia in essere, nelle sedi internazionali competenti".    
E' chiaro il riferimento al ruolo centrale e insostituibile all' ONU  infatti nella mozione si legge " Il Consiglio Comunale ribadisce la sua  contrarietà  alla guerra contro l' Iraq in quanto trattasi di un intervento illegittimo fuori dall'ONU e contro la maggior parte dei paesi che fanno parte del Consiglio di Sicurezza. Tale posizione non può avere nessun tipo di collaborazione o sostegno da parte del nostro paese".

Per unanime volontà del Consiglio comunale nel testo della mozione ,che sarà inviata al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato e al Presidente del Consiglio dei Ministri, si richiama anche l'encomiabile azione diplomatica del Sommo Pontefice a difesa della pace, a riguardo si legge " Il Consiglio Comunale esprime grande rispetto e adesione alla posizione del Santo Padre Giovanni Paolo II per gli sforzi instancabili fatti per preservare le possibilità di pace e stigmatizza le affermazioni tendenti a screditare i i principi di pace di cui sono portatori sia la Chiesa cattolica che il movimento spontaneo per la pace sorto in tutto il mondo".

Altra sottolineatura importante è quella relativa al ripresa del dialogo affinché  a riguardo è scritto " Il Consiglio Comunale auspica che le comunità internazionali lavorino con l' ONU per la ripresa delle trattative di pace, estese alla ricerca di una soluzione alla crisi mediorientale che assicuri la sicurezza di Israele e il diritto del popolo palestinese al riconoscimento dello status di Nazione indipendente.
Inoltre respinge, i tentativi di legittimare l' ONU, da parte di esponenti politici schierati a favore della guerra, auspicando il ritorno all'autorità delle Nazioni Unite per dirimere le controversie internazionali.

Il Consiglio comunale afferma con forza che la democrazia e il benessere non si costruiscono con la guerra ma incentivando e sostenendo una libera autodeterminazione dei popoli e la realizzazione di una effettiva giustizia sociale, in grado di limitare i conflitti tra i popoli, tra paesi ricchi e poveri.
Gli eventi che si annunciano gravemente luttuosi, oltre che per la popolazione civile e per gli esponenti dell'informazione, anche per tutte le parti militarmente coinvolte, devono indurre ad immediata riflessione che porti a una diversa soluzione dei problemi".