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La filiera dei cereali minori: se ne parla in un convegno

| ASCOLI PICENO - L'importante appuntamento, che avrà luogo ad Ortezzano, è organizzato da Confagricoltura Marche e Unione Provinciale Agricoltori.

di Pierfrancesco Simoni

La Confagricoltura Marche e l'Unione Provinciale Agricoltori (Upa) di Ascoli organizzano per venerdì 28 marzo, alle ore 16, un convegno-seminario sul tema: "Sviluppo e valorizzazione della filiera dei cereali minori nelle Marche''. L'incontro si svolgerà presso l'azienda agrituristica "Il Vecchio Gelso" di Ortezzano.

L'evento è realizzato in collaborazione con il servizio agricoltura della Regione Marche, con il Cermis di San Severino Marche, il Dibiaga dell'Università di Agraria di Ancona, con l'associazione cerealicola Amac, con l'azienda Monterosso e con le cooperative Gaia, Copar e Cipse. I lavori del convegno-seminario verranno aperti da Giuseppe Mariotti, presidente di Confagricoltura Marche.
Successivamente, l'ex senatore Luigi Natali, presidente dell'Unione Provinciale Agricoltori; Gaetano Agostini, sindaco di Ortezzano; e Lauro Orazi, presidente dell'associazione marchigiana cerealicoltori, porteranno il loro saluto ed il loro benvenuto alla platea. A seguire, sono in programma gli interventi di Antonella Petrini, ricercatrice del Cermis; di Adele Finco, Roberto Petrocchi e Natale Giuseppe Frega, docenti della facoltà di Agraria di Ancona; e di Vincenzo Lenucci, responsabile dell'Ufficio internazionale di Confagricoltura.

Le conclusioni del convegno-seminario, che avranno luogo dopo l'eventuale dibattito, sono affidate a Giulio Silenzi, assessore all'agricoltura della Regione Marche. L'idea di organizzare un dibattito circa tale argomento, deriva da alcune constatazioni. Innanzitutto, dal fatto che i consumatori sono sempre più attenti all'alimentazione, al benessere ed alla salute; quindi dall'accresciuto benessere e conseguentemente da una maggiore e migliore capacità di spesa degli italiani; infine, dai riscontri effettuati, i quali confermano che i cereali come il farro, l'avena, l'orzo, il miglio, il grano etrusco, il grano saraceno ed altri prodotti affini, stanno vivendo un momento favorevole che deve essere sfruttato dall'imprenditoria agricola marchigiana.

Il progetto ha diverse finalità, tra cui valorizzare le aree agricole collinari e di montagna, coniugando ambiente e sviluppo economico; salvaguardare le tradizioni culturali ed alimentari marchigiane; costituire e valorizzare le filiere corte, avvicinando l'imprenditore agricolo al consumatore, in forma organizzata e continuativa.

25/03/2003





        
  



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