Una raccolta di firme per tutelare l'ospedale sambenedettese e un nuovo apello alle autorità politiche. Simeone Zappasodi, presidente del movimento cittadino, torna a porre all'attenzione le sorti della sanità locale: "La Regione non può adottare due pesi e due misure distribuendo poteri sia all'interno della società, sia attraverso le riforme, sia attraverso nuovi modelli di gestione del potere sanitario ed amministrativo della sanità nel Sud".

Zappasodi prosegue elencando gli interventi riorganizzativi effettuati nelle province delle Marche del nord: "La regione ha concesso a Pesaro e Fano l'Azienda ospedaliera Unica; a Fermo la costruzione di un nuovo Ospedale con fondi Regionali, e l'Area Vasta n. 4. Rimane alla Provincia di Ascoli Piceno solo l'Area Vasta n.5, che per la sua stessa natura giuridica non può avere la forza dell'Azienda ospedaliera Unica, impoverendo sempre di più i servizi sanitari nel Sud".

"C'è la copertura finanziaria per realizzare l'Azienda ospedaliera Unica. - conclude il presidente de "Il Delfino", rivolgendosi ai partiti di maggioranza e opposizione cittadini - L'Asur è infatti proprietaria e dispone delle strutture di Ascoli e San Benedetto. Pertanto il nostro movimento effettuerà la raccolta firme per chiedere la salvaguardia della sanità con l'istituzione dell'azienda ospedaliera unica".