Ex Serafini: è guerra tra Petrini e gli avversari
Porto Sant'Elpidio | Ad accendere una campagna elettorale già bollente pensa l'ex sindaco, oggi assessore regionale, che attacca gli avversari di Andrenacci; immediate le repliche di Albunia, per il centrodestra, e Costantini, per la coalizione Mazzoni.
di Pierpaolo Pierleoni

Assessore regionale Petrini
L'ex Orfeo Serafini, si sapeva, è tra i principali terreni di scontro delle elezioni di Porto Sant'Elpidio. Nulla di nuovo. Quello che però ha scatenato in questi giorni il dibattito è stato l'intervento dell'assessore regionale Paolo Petrini, ex sindaco della città, che non ha usato mezzi termini per attaccare i rivali di Mario Andrenacci.
"I contendenti di Andrenacci - ha detto l'ex sindaco - non hanno trovato altro da criticare se non il progetto di riqualificazione di Piazza ed ex Orfeo Serafini. Sarebbe stato difficile trovare appigli critici a un'Amministrazione che ha fatto così tanto e bene. Non ci sono riusciti gli oppositori di sempre, figuriamoci candidati sindaci fino a ieri lontanissimi da Porto Sant'Elpidio. E' fuor di dubbio che in questi spazi si migliora la qualità ambientale e architettonica, si distribuiscono in modo equilibrato servizi e infrastrutture, si elimina il degrado edilizio, ambientale e sociale. Tutto si realizza componendo al meglio le necessità della pubblica amministrazione e dei privati. Una procedura che persegue l'interesse pubblico in maniera perfetta. Una critica riguarda la volontà di riqualificare previa demolizione degli edifici esistenti, mentre ci sono persone che credono sia meglio una rinfrescata a ciò che già esiste con un restauro conservativo. E' un'opinione non condivisibile ma legittima. L'altra critica riguarda l'accusa di cementificare l'ex Orfeo Serafini. Questa critica non è legittima, perché si basa su un'accusa falsa. E' falso che questo progetto preveda costruzioni sopra l'area verde dell'ex campo sportivo, e ogni cittadino che volesse togliersi il dubbio può consultare le carte in Comune. Spina e Mazzoni possono chiedere queste informazioni ad alcuni loro candidati che già nel 2003 hanno votato questo progetto ed evitare di essere quel che sono: bugiardi patentati. Che dopo le elezioni, quando torneranno nelle loro città, porteranno quest'unica patente a ricordo della loro esperienza".
Un intervento che, manco a dirlo, ha scatenato le coalizioni avversarie. Immediata la replica, per il Popolo della libertà, di Antonio Albunia. "Quello che Paolo Petrini dovrebbe notare, invece di insultare il nostro candidato sindaco, è che la politica urbanistica di Porto Sant'Elpidio, in questi anni, è stata fallimentare. Se il progetto di Piazza Garibaldi fosse perfetto come dice Petrini non si capisce perché sia completamente bloccato. Evidentemente dei problemi c'erano. Sull'Orfeo Serafini, nessuno ha mai accusato l'amministrazione di voler costruire le palazzine al centro del campo. Ma quelle costruzioni, se realizzate, impediranno comunque che quell'area possa essere sfruttata, com'è stato fino ad oggi, per grandi eventi capaci di chiamare a raccolta migliaia di persone. E comunque, al di là dei singoli progetti, quello che davvero è mancato in questi anni, a livello urbanistico, è una visione d'insieme della città".
Infine, per il gruppo Mazzoni, piccante l'intervento di Federico Costantini, candidato della Sinistra Arcobaleno. "Petrini, che ha messo la sua faccia non in lista, ma su una cartolina spedita alle famiglie, dovrebbe conoscere quali e quanti problemi l'attuale amministrazione lasci irrisolti. E' comprensibile la sua preoccupazione, dato che la popolazione ha compreso da tempo quale scempio avverrà all'ex Orfeo Serafini e nelle altre zone strategiche della città se si confermerà il governo Andrenacci. Il fatto che non tutti condividano le sue teorie, così dette ‘a costo zero', non lo autorizza a sfoggiare la sua proverbiale arroganza al punto di sconfinare nell'insulto personale degli altri candidati sindaci. Delle tante leggende sul suo conto - continua Costantini contro l'ex sindaco - in questi giorni trova conferma quella che lo vuole come grande manovratore di operazioni che con l'interesse collettivo hanno poco a che fare. Consapevole della sua inconcludente esperienza in Regione, tenta prepotentemente di recuperare credibilità e consenso riaffermando il ruolo di padre padrone dell'enclave elpidiense, senza alcun rispetto del malcapitato Andrenacci, da lui chiamato a surrogarlo come primo cittadino. Del suo proclama in cartolina condividiamo appieno, però, una cosa: Porto Sant'Elpidio ha bisogno di un vero sindaco, più dignitoso affidabile ed autonomo di un facente funzioni a cui Petrini ha incautamente lasciato la città negli ultimi 5 anni. E questo è ormai chiaro a tutti".
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29/03/2008
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