La Sgl Carbon è dannosa per tutti
| ASCOLI PICENO - Per i cittadini ascolani è giusto "sacrificare" alcune centinaia di persone per il bene e l'incolumità fisica di tutti.
di Mauro Giorgi
E' da anni che si cerca di far chiudere lo stabilimento della "Sgl Carbon" perché ritenuto dannoso per l'intero ecosistema. Molteplici riunioni e iniziative si sono svolte in passato per cercare di trovare una soluzione che accontenti un po' tutti.
Da una parte, infatti, vi sono i cittadini che protestano continuamente perché ritengono che l'industria porti solamente inquinamento e malattie di ogni genere, dall'altra, invece, la consapevolezza che un'eventuale chiusura sia dannosa per l'economia di intere famiglie.
A tal proposito abbiamo ascoltato un operaio dell'impianto in questione e un cittadino -comune- per una sorta di par conditio delle idee.
"Cosa faremo e dove andremo se la "Sgl Carbon" non dovesse esserci più? - dichiara animatamente Emanuele Travanti - Si rendono conto, aggiunge, del danno che provocherebbero a noi che lavoriamo qui? Come è possibile che, con la tecnologia che c'è adesso, non si trovi qualcosa per diminuire sensibilmente l'emissione di sostanze inquinanti nell'aria? Io, comunque, rimango fedele al parere che si potrebbero fare molte cose per evitare che la fabbrica venga chiusa".
Di un parere totalmente opposto, invece, risulta essere Martina Clerici.
"E' assurdo che una città piccola come la nostra "ospiti" uno stabilimento simile. E' dannoso e nocivo per l'intera popolazione. Ritengo opportuno, pertanto, "sacrificare" qualche centinaio di persone per il benessere di un'intera popolazione. Spero, infine, che una decisione in tal senso, venga presa al più presto in considerazione".
Concludiamo affermando di ritenere giusto salvaguardare l'interesse di tutti gli operai, ma siamo consapevoli, purtroppo, che per il bene e l'incolumità fisica degli ascolani l'oblazione di alcune persone potrebbe risultare necessario.
Da una parte, infatti, vi sono i cittadini che protestano continuamente perché ritengono che l'industria porti solamente inquinamento e malattie di ogni genere, dall'altra, invece, la consapevolezza che un'eventuale chiusura sia dannosa per l'economia di intere famiglie.
A tal proposito abbiamo ascoltato un operaio dell'impianto in questione e un cittadino -comune- per una sorta di par conditio delle idee.
"Cosa faremo e dove andremo se la "Sgl Carbon" non dovesse esserci più? - dichiara animatamente Emanuele Travanti - Si rendono conto, aggiunge, del danno che provocherebbero a noi che lavoriamo qui? Come è possibile che, con la tecnologia che c'è adesso, non si trovi qualcosa per diminuire sensibilmente l'emissione di sostanze inquinanti nell'aria? Io, comunque, rimango fedele al parere che si potrebbero fare molte cose per evitare che la fabbrica venga chiusa".
Di un parere totalmente opposto, invece, risulta essere Martina Clerici.
"E' assurdo che una città piccola come la nostra "ospiti" uno stabilimento simile. E' dannoso e nocivo per l'intera popolazione. Ritengo opportuno, pertanto, "sacrificare" qualche centinaio di persone per il benessere di un'intera popolazione. Spero, infine, che una decisione in tal senso, venga presa al più presto in considerazione".
Concludiamo affermando di ritenere giusto salvaguardare l'interesse di tutti gli operai, ma siamo consapevoli, purtroppo, che per il bene e l'incolumità fisica degli ascolani l'oblazione di alcune persone potrebbe risultare necessario.
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30/03/2003
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