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Presentato il progetto per la diffusione della Banda Larga

Ascoli Piceno | Le applicazioni informatiche ed i servizi su rete evolvono in modo tale da richiedere una capacità della banda di comunicazione sempre più elevata

di Federico Biondi

Negli ultimi anni grazie anche alla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, la Telecom e le grandi aziende private hanno cablato le aree metropolitane di molte città italiane con le M.A.N. (Metropolitan Area Network) in fibra ottica.
 
Le grandi aziende telefoniche hanno cercato, dopo aver abbandonato il progetto di cablare l'ultimo miglio con fibra ottica, di garantire il collegamento terminale con l’utente con il lancio della tecnologia Adsl.
 
Quest’ultima consente una velocità massima di trasmissione dei dati pari a 640Kbit al secondo e utilizza il doppino in rame della telefonia fissa.
 
Dagli incontri avvenuti nel mese di novembre dall’amministrazione provinciale con i sindaci, le associazioni e gli imprenditori del territorio, è emerso che la banda larga (l'ambiente tecnologico che consente l'utilizzo delle tecnologie digitali ai massimi livelli di interattività) è uno dei bisogni primari delle comunità produttive della provincia Picena.
 
Sono circa 30 i comuni della provincia coperti totalmente dal servizio Adsl mentre 30 sono completamente sprovvisti e 13 parzialmente coperti (hanno solo alcune numerazioni). Lavori in corso per altri 7 comuni: 3 per una copertura totale (Grottazzolina, Acquaviva Picena, Torre San Patrizio) e 4 per una copertura parzialmente (Montegilberto, Ponzano di Fermo, Magliano di Tenna, Rapagnano).
 
L’assessore all’informatizzazione Luigino Baiocco per risolvere il problema telematico-infrastrutturale ha convocato i maggiori operatori di telefonia, Wind, Telecom, Tele2 e Albacom in una serie di incontri bilaterali per realizzare i collegamenti necessari affinché i piccoli ma produttivi centri della provincia picena potessero superare il gap-telecomunicativo.
 
Dagli incontri è emerso che nei centri interessati risiedono pochi abitanti e pochi operatori economici, risultando così un investimento svantaggioso per le aziende di telefonia. L’assessore ha continuato a sollecitare le aziende telefoniche, con le quali ha trovato delle soluzioni che conducevano ad investimenti costosi e poco flessibili.
 
Alla fine si è optato per l’utilizzo della tecnologia Satellitare, quindi i futuri utenti potranno connettersi ad internet dopo aver installato nelle proprie sedi un apparato elettronico (parabola e una scheda modem satellitare).
 
“La tecnologia satellitare è molto sfruttata in campo telefonico, televisivo e militare, è una soluzione ottimale per la connessione a larga banda ad alta velocità e per la distribuzione dei servizi multimediali”.
 
L’apparecchio non ha bisogno di essere collegato alla linea telefonica ed ha una grande velocità di trasferimento dei dati sia in ingresso che in uscita, offre una navigazione “full internet” con tariffazione flat (canone mensile).
 
“La provincia interverrà acquistando l’apparecchiatura e cedendola in comodato gratuito – dice l’assessore Baiocco che aggiunge – i due paesi più piccoli della provincia, Palmiano e Smerillo, saranno attrezzati con due internet point in modo da far vedere agli operatori economici la validità dell’offerta”.
 
L’amministrazione provinciale indirà un bando di gara per l’acquisto dell’apparecchio di ricezione e trasmissione dei dati (2 mila euro l’uno) e nel frattempo accetterà le domande delle prime 100 aziende che richiederanno il servizio. Una volta che l’azienda sarà in possesso dell’apparecchio per la ricezione e la trasmissione dei dati potrà legarsi con un qualsiasi operatore di telefonia.
 
“Un’azione importante di grande valore – ribadisce il presidente della provincia Massimo Rossi – quando sarà cablata la linea terrestre, l’apparecchiatura sarà affidata ad un’altra azienda”. Lo stesso ricorda che l’intervento aiuta settori produttivi e aziende posizionate lontano dai grandi centri urbani della provincia e che non hanno usufruito degli investimenti privati delle aziende del settore telefonico.
 
“Il distretto del cappello di Montappone comunica con il mondo e non ha la banda larga, con questa azione mettiamo le piccole imprese nella condizione di comunicare e competere – dice l’assessore al lavoro Emidio Mandozzi e aggiunge – le aziende vanno aiutate in modo serio, come stiamo facendo noi”.
 
È molto facile che gli operatori di telefonia, data la risposta degli operatori commerciali, saranno invogliati a cablare sul territorio l’Adsl terrestre.

30/03/2005





        
  



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